Una settimana di polemiche, culminate nelle reazioni di Conte oggi. Non il clima ideale per preparare una partita comunque non facile come quella in Bulgaria: i risultati di tutto questo si sono visti stasera in campo, con un'Italia poco convincente, salvata da una giocata di uno dei giocatori più discussi in questa settimana. Già, perchè mentre la polemica sugli oriundi impazza, lui parla con i fatti: è Eder a salvare gli azzurri da una figuraccia, segnando un gol splendido a cinque minuti dal termine, dopo che la squadra di casa si era fatta prima del male con Minev, che aveva messo la palla nella sua porta, poi aveva riparato alla grande con le reti di Popov e Micanski. Alla fine, dopo un secondo tempo di costante presenza nella metà campo offensiva, è stato proprio l'attaccante della Sampdoria a inventarsi la giocata. E per ora una polemica è stata sedata. Italia poco brillante, da rivedere nonostante le assenze, mentre la Bulgaria si rimette in corsa per la qualificazione come miglior terza, con il nuovo corso di Petev.
LE SCELTE - Squadra molto rimaneggiata quella che deve mettere in campo Antonio Conte, che non può disporre, tra gli altri, di Buffon, Pirlo, De Rossi, Florenzi, Pasqual e Marchisio. Tra i pali a sostituire il capitano azzurro c'è Sirigu, mentre a centrocampo ci si affida a Verratti, affiancato da Candreva e Bertolacci come interni. Davanti non si cambia: Immobile-Zaza sono gli attaccanti del classico 3-5-2 dell'ex allenatore della Juventus, che in difesa può tornare a disporre proprio dei tre bianconeri Barzagli, Bonucci e Chiellini.
All'esordio invece sulla panchina della Bulgaria Petev, che sceglie il 4-2-3-1, con Micanski unica punta, che vince il ballottaggio con Valeri Bojinov. Gli uomini chiave sono sulla trequarti: Popov e Milanov sono le punte di diamante della squadra. Dietro assenza importante quella del lungodegente Ivanov, mentre parte dalla panchina il gioiellino Slavchev.
PRIMO TEMPO - La difesa Bulgara è davvero poca cosa, e si fa bucare dopo pochissimi secondi: è Ciro Immobile a presentarsi praticamente solo davanti al portiere Mihaylov, che riesce a compiere una gran parata e salvarsi in corner. Passano però solo 4 minuti prima che gli azzurri trovino il gol: Bertolacci si invola sulla sinistra e mette al centro un ottimo pallone su cui si stava avventando Zaza, che viene però anticipato all'ultimo da Minev, sfortunato autore dell'autogol che sancisce il vantaggio azzurro. Frastornata dal potente avvio della squadra di Conte, fatica ad uscire la Bulgaria, ma gli azzurri non ne approfittano: Candreva al 6' va vicino al gol con un'ottima punizione, messa bene in corner da Mihaylov. Intorno al decimo di gioco finalmente anche i padroni di casa cominciano a giocare la partita, con lecito ritardo, ma l'impatto è devastante: all'11' è Popov a firmare il gol del pareggio con un preciso diagonale dai 20 metri dopo un'incertezza di Bonucci, che non riesce a fermare il passaggio di Milanov per il compagno.
La difesa dell'Italia è in difficoltà, c'è poca intesa con il centrocampo e le posizioni sono approssimative, tutte le lacune escono al 17', quando ancora Popov si invola sulla destra e crossa al centro, dove Micanski anticipa Barzagli e insacca il 2-1 Bulgaro. Ci mette volontà nel tentativo di raddrizzare la gara la squadra azzurra, ma gli spazi sono veramente pochi e il gioco degli azzurri è abbastanza stagnante: la paura di scoprirsi e farsi bucare in ripartenza, come già avvenuto, è tanta, e gli attaccanti restano dunque troppo soli. L'occasione migliore ce l'ha Immobile dopo tre minuti dal gol di Micanski, ma davanti al portiere il centravanti del Borussia Dortmund la spara alta. Nella seconda parte di primo tempo la migliore occasione è ancora per uno scatenato Popov: la sua punizione scheggia solo la parte superiore della traversa.
SECONDO TEMPO - La ripresa scorre rapida tra mille difficoltà per gli azzurri: Candreva fatica a giocare da interno e Bertolacci prende una botta dopo pochi minuti, verrà poi sostituito da Soriano a tre quarti di gara. Nemmeno la fortuna aiuta però la squadra di Conte, visto che al 50' Immobile, involatosi verso la porta, viene fermato per un fuorigioco abbastanza inesistente. Sempre l'attaccante ex Torino viene anticipato di pochissimo, pochi minuti dopo, su un interessante cross di Zaza. Proprio il giocatore del Sassuolo è il primo sostituito, per fare spazio a Eder, 43esimo oriundo nella storia della Nazionale Italiana.
Prova ad affidarsi al suo numero 10 l'Italia, ovvero Marco Verratti, molto in difficoltà nella partita, troppo solo in fase d'impostazione, con poca intesa nei movimenti con Bonucci, regista arretrato della squadra: buono il suo tiro da fuori all'ora di gioco, ma non trova lo specchio. Stesso destino che tocca a una conclusione di Bertolacci, derivante da una ribattuta di Mihaylov, impegnato da un interessante tiro di Immobile a conclusione di un'azione personale. Per l'ultimo quarto d'ora Conte si gioca anche la carta Gabbiadini, passando al 3-4-3 e rischiando quasi il tutto per tutto, mentre dall'altra parte entra in campo Valeri Bojinov al posto di Micanski, praticamente nullo nella ripresa, come tutta la Bulgaria, che non è mai riuscita a ripartire, schiacciata in continuazione dagli azzurri nella sua metà campo.
Negli ultimi 10 minuti arriva il massimo sforzo offensivo dell'Italia, con Chiellini che sugli sviluppi di un corner sfiora solamente il gol all'altezza del dischetto del rigore. Ci vuole la giocata per sbloccarla, e la trova proprio Eder, l'uomo più discusso della settimana, all'84': controlla al limite dell'area spalle alla porta, si gira e lascia andare il destro a giro che lascia Mihaylov pietrificato, infilando la rete del disperato pareggio azzurro. Sente profumo di vittoria però a questo punto la squadra di Conte, che non sta un attimo fermo in panchina: pochissimi minuti dopo Gabbiadini ha sul sinistro la palla del 3-2, ma tutto solo in area la manda fuori di pochissimo. La Bulgaria prova finalmente a ripartire, ma non genera occasioni: grossissima quella che salva Bodurov nel secondo dei quattro minuti di recupero, bravissimo ad anticipare Gabbiadini a due metri dalla porta sul cross basso di Immobile.
Alla fine il risultato di 2-2 non può soddisfare l'Italia, che perde contatto dalla Croazia, aspettando lo scontro diretto di Giugno in terra balcanica: la Norvegia è sì poca cosa, ma è comunque lì. In generale, sembra proprio una chance sciupata quella di stasera: in caso di vittoria probabilmente il discorso sarebbe stato quasi chiuso. Intanto, a salvare gli azzurri in terra Bulgara ci pensa ancora un oriundo: Osvaldo in periodo di qualificazione mondiale, Eder stasera.