Continua la marcia della Croazia verso la qualificazione: nella sfida del girone E, quello dell'Italia, i balcanici hanno battuto la Norvegia con un netto 5-1. Un risultato da una parte giusto per come ha giocato la squadra di casa, dall'altra però un po' troppo severo per quanto ha fatto vedere la squadra di Hogmo, ben disposta in difesa, almeno all'inizio, e propositiva in contropiede. Il tasso tecnico però è differente, e la squadra di Kovac, dopo aver chiuso in vantaggio per 1-0 il primo tempo, ha dilagato nella ripresa. Ora la situazione nel girone vede la Croazia avanti da sola, a +3 sull'Italia, che deve vincere se non buole perdere il passo, spedito, di una squadra che non fa sconti.
LE SCELTE - Niko Kovac non cambia nemmeno un uomo rispetto all'undici che aveva strappato un punto a San Siro: si va con il classico 4-2-3-1, con Olic che vince l'unico ballottaggio, quello con Kramaric, collezionando la presenza numero 100 in Nazionale. La grande sorpresa è dall'altra parte, dove gioca dal primo minuto il talentino Martin Odegaard, classe 1998 appena acquistato dal Real Madrid, vicino all'unica punta Elyonoussi, vista l'assenza del capocannoniere Joshua King (2 gol per lui nelle qualificazioni), infortunato.
LA PARTITA - Ritmi subito piuttosto alti già in apertura, con la Croazia padrona del campo che prova a schiacciare gli avversari, che si difendono su due linee, nella loro metà campo. Trovandosi di fronte un muro, la squadra di casa comincia a rallentare senza aver creato troppi pensieri dalle parti di Nyland, se si escludono un paio di tiri dalla distanza di Brozovic deviati in corner dalla difesa. Col passare dei minuti comincia ad entrare in partita anche la Norvegia, piuttosto passiva nelle prime battute della gara: i contropiedi funzionano piuttosto bene, anche se pericoli veri non ne creano. Alla lunga vien fuori la forza della Croazia, che trova il gol del vantaggio alla mezz'ora, con un gran destro di prima dell'interista Brozovic: dai 25 metri, il centrocampista riceve l'assist di Olic e lascia partire un tiro preciso e angolato che si insacca alla sinistra di Nyland. Dopo il vantaggio croato, fino al duplice fischio che sancisce la fine del primo tempo, ci sono più calci che calcio: contrasti duri e ritmi molto bassi sono il filo conduttore dell'ultimo quarto d'ora della prima frazione.
Anche la ripresa comincia molto sottotono, finchè al 54' arriva la fiammata di Ivan Perisic: splendido uno-due nello stretto con Rakitic, che gli restituisce un perfetto pallone al limite dell'area, e col sinistro a giro l'esterno del Wolfsburg la mette sul palo lontano, firmando il 2-0 che virtualmente chiude già la partita. Comincia la melina croata a centrocampo, più dedita a gestire palla che ad affondare, anche se già al 65' si presenta l'occasione per il terzo gol, e Ivica Olic la sfrutta: una dormita della difesa norvegese gli permette di anticipare Nyland con la punta, sfruttando una sponda di Mandzukic a centro area (forse, l'azione era molto confusa). La Norvegia avrebbe anche l'occasione per riaprire subito la partita, solo tre minuti dopo aver subito il terzo gol: Corluka in area viene a contatto con Elyonoussi, spingendolo, e guadagnandosi anche il giallo. Dal dischetto va lo stesso attaccante dell'Hoffenheim, che spiazza Subasic ma la manda sul palo: sulla respinta il portiere del Monaco è chiamato al miracolo su Samuelsen.
Continua a spingere la squadra di Hogmo, che va anche in superiorità numerica al 74', quando Corluka stende ancora Elyonoussi e si prende il secondo giallo, lasciando i suoi in 10. Corre ai ripari Kovac inserendo Schildenfeld al posto di Rakitic, ma intanto la partita è cambiata: ora la Norvegia gestisce palla e la Croazia riparte. A 10 dalla fine Mandukic riesce a involarsi ma solo davanti a Nyland non riesce a insaccare, complice l'ottima uscita del portiere che resta in piedi fino all'ultimo, chiudendogli lo specchio. Alla fine il tanto agognato gol ospite arriva, all'81': un ottimo destro dal limite di Tettey non lascia scampo a Subasic e riaccende l'entusiasmo dei suoi, che ci provano con un mezzo assedio che porta a poco. All'86' arriva però la chiusura definitiva, con Schildenfeld che su azione da corner tutto solo salta e mette in rete il 4-1, che mette fine alle speranze e ai sogni di rimonta della Norvegia. Nel recupero può gioire anche Pranjic, che trova un corridoio a sinistra e viene servito coi tempi perfetti da Modric: il primo tiro col mancino viene parato da Nyland, il secondo però, complice una deviazione, finisce in rete. Il 5-1 finale lascia spazio a poche discussioni: la Croazia è forte per davvero, e l'Italia stasera è chiamata a rispondere agli avversari.