Nell’ultima giornata prima della sosta per le partite delle nazionali, il Porto perde la più grande occasione per avvicinarsi ancora di più alla squadra della capitale, il Benfica, sconfitto per 2-1 proprio al nord, sul campo del Rio Ave. Senza il fantasista argentino Nico Gaitán, il Benfica mette in scena una delle sue peggiori partite della stagione. Inizia benìssimo, segnando il goal dell'1-0 dopo soltanto 5 minuti di gioco, con Toto Salvio. Partita in discesa, fino al minuto 75, quando si aprono le porte dell’inferno. Rigore per il Rio Ave ed è 1-1, 10 minuti dopo rosso diretto al capitano Luisão, e al 90+5’ arriva il goal della rimonta dopo una buona giocata di Del Valle. Essendo la squadra campione in carica, il Benfica è tra le favorite in questo campionato, e al momento non delude, almeno in patria. In Champions League, ultimo posto nel girone e addio Coppe. Scegliere un solo giocatore è difficile, ma Jonas é senza dubbio la rivelazione della squadra, avendo già segnato per ben 20 volte questa stagione tra Campionato, Coppa e Coppa della Liga.
Porto
Il Presidente Pinto da Costa vuole una vera rivoluzione, e così nei mesi di giugno e luglio cambia tutto. Tanti nuovi acquisti (Brahimi, Óliver Torres, Tello, Indi, citando i più importanti), oltre al nuovo allenatore, e la speranza di riprendere il titolo dopo la peggior stagione degli ultimi 10 anni. In questo week-end, qualche minuto dopo la fine della gara del Benfica, nell’isola di Madeira, sponda Nacional, il Porto entra in campo consapevole dell’oportunità di portarsi a soltanto un punto dai rivali. Il Porto inizia bene la partita, domina il primo tempo e proprio al minuto 45 arriva il bel goal dell' 1-0 di Cristian Tello, che porta i “Dragões” più tranquilli negli spogliatoi. Nel secondo tempo, il Porto non è lo stesso, e l’ex-allenatore dell'under-21 spagnola, Julen Lopetegui, prova a dare più sicurezza e “muscolo” al centrocampo togliendo Casemiro per il 18enne Rúben Neves. E proprio da lì inizia il crollo. Al 62’ arriva il goal del pareggio di Wagner e qualche minuto dopo, Lucas João a porta vuota si divora il goal del 2-1.
Due brutti risultati per “Águias” e “Dragões”, con lo sporting che, battendo il Guimarães nel suo José de Alvalade per 4-1, si avvicina.
Benfica con 65 punti e Porto con 62. Riparte così il campionato, che ha ancora 8 giornate da giocarsi, e con il big-match tra Benfica e Porto il 26 Aprile, a Lisbona.
Continua a sognare ancora il 2º posto lo Sporting, che con 56 punti, è a 6 lunghezze del Porto, oltre ad avere un vantaggio sul Braga - attualmente al 4º posto - di 9 punti. I “leões” (leoni) fanno del vivaio la più grande bandiera, e non avendo al momento una bella situazione a livello finanziario, hanno una squadra giovane, con ben 9 giocatori cresciuti nella Academia. Avendo tanta gioventù in rosa, il club non prosegue la corsa in Europa (Champions e Europa League) e fatica in alcuni frangenti del campionato. Con il "permesso" dei club più potenti, e con giocatori come William, Tobias, Paulo Oliveira, Cédric, Carrillo, e ovviamente Nani, il futuro può essere molto piacevole per il club biancoverde, ma anche per la nazionale “das Quinas”. Riguardo il Braga, la squadra minhota ha 40 punti, 7 in più dei rivali più grandi, quelli del Vitória de Guimarães, che dopo un primo girone da incorniciare vive un periodo delicato ed è la 3ª peggior squadra in questa tornata di ritorno, con soltanto 6 punti raccolti in 9 partite giocate. Il Braga di Sérgio Conceição è una squadra casalinga (solo 2 sconfitte e 2 pareggi, con 9 vittorie) e in trasferta fatica a trovare continuità (5 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte) e non può fare meglio di questo 4º posto attuale, anche se deve ancora andare a giocare sul terreno dello Sporting Lisbona. È comunque ancora in corsa nella Coppa Portoghese, con le semifinali da giocare contro il Rio Ave: andata in casa e ritorno allo Estádio dos Arcos. Anche lo Sporting è ancora in corsa (2-2 nella gara d'andata col Nacional, ritorno in programma l'8 Aprile).
Nella lotta per il 5º posto (l’ultimo che da accesso all’Europa League), oltre al Vitória de Guimarães con 40 punti, ci sono il Paços de Ferreira con 37 e Belenenses e Rio Ave, entrambe a quota 36. La squadra azzurra di Belém arriva da una sconfitta per 1-0 contro il Boavista, al debutto del nuovo allenatore Jorge Simão, chiamato al posto di Lito Vidigal dopo la sorprendente rescissione del contratto. Secondo ciò che scrivono i vari quotidiani sportivi, è da inizio stagione che la relazione tra il Presidente della SAD Rui Pedro Soares e l’allenatore angolano è burrascosa. Il motivo della rescissione sembra essere collegabile a un “conflitto di idee”: il Presidente vuole puntare subito all’Europa, mentre l’allenatore vuole consolidarsi nella Liga NOS, creando una squadra-base, con tanti giovani portoghesi e altri elementi più esperti, per poi nel futuro puntare proprio ad altri obiettivi.
A metà classifica, ci sono Nacional, Moreirense, Marítimo, tutte con più di 30 punti, e quindi salve e tranquillie, mentre Estoril e Boavista, a quota 28 non hanno difficoltà a proseguire, per un altro anno, il cammino nella massima divisione del calcio lusitano. Nel caso del Boavista, dopo la retrocessione nel 2007/2008 e tanti anni nella Segunda Divisão e Campeonato Nacional (2ª e 3ª divisioni portoghesi), è l’obiettivo della stagione. I canarinhi del Estoril vivono un anno di transizione, dopo le uscite dell’allenatore Marco Silva (Sporting CP) capace di portare il gruppo all’Europa League, e dei vari perni della squadra Evandro (FC Porto), Carlitos (Sion), Gonçalo Santos (Dínamo Zagabria) e Tiago Gomes (Braga).
Académica, Vitória de Setúbal e Arouca hanno rispettivamente 7, 5 e 4 punti di distacco dal deludente Gil Vicente, che con 19 punti è penultimo, mentre il neo-promosso (ormai in via di essere “neo-retrocesso”) Penafiel - che viene dal terzo cambio in panchina della stagione, col ritorno di Carlos Brito dopo 4 anni di pausa – è fanalino di coda com 17 punti. Tra queste 5 società, solo l’Arouca ha la guida di inizio anno, Pedro Emanuel, anche lui campione europeo con José Mourinho. L’Académica di Coimbra saluta Paulo Sérgio per José Viterbo, ex-allenatore della Primavera, nella 5ª divisione del calcio portoghese (!) lo scorso anno. Con Paulo Sérgio, gli “estudantes” soltanto 1 vittoria e 13 pareggi in 21 partite, mentre da quando c'è Viterbo, 3 vittorie e 2 pareggi al via. Se continua così, nessun problema per la salvezza. Più al Sud, a Setúbal, il Vitória, pur cambiando Domingos Paciência per l’ex-idolo della squadra Bruno Ribeiro, non vede la luce. Solo 2 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, e la squadra ancora in una situazione difficile.
In sintesi, nulla è ancora deciso nel campionato portoghese, ma poche sorprese all'orizzonte da qui alla fine. La lotta per il titolo è ancora viva, così come quella per la retrocessione. Il Porto dopo la sosta ritrova Jackson Martínez - capocanonniere della Liga con 17 reti - dopo un infortùnio muscolare, e spera di ritrovare anche il vero Brahimi, che in questi giorni è irriconoscibile in campo, per preparare l’ultimo attacco a Campionato, Coppa della Liga e Champions League. Il Benfica dopo le eliminazioni dalla Coppa Portoghese e dall’Europa, si gioca tutto per il 2º titolo consecutivo della gestione Jesus, ma anche per quello della Coppa della Liga.
Nella lotta per non retrocedere, difficile che sia Penafiel che Gil Vicente compiano il miracolo, non solo per le rose con pochi argomenti, ma anche per il povero calcio presentato. Rischiano comunque Arouca e Setúbal, che sono tutt’altro che tranquille, soprattutto perché in gioco ci sono ancora 24 punti.
Classifica marcatori con Jackson Martínez al primo posto, lui che cerca per la terza volta consecutiva il titolo di miglior marcatore del Campionato.