Per la prima volta il Real sente di poter perdere realmente qualcosa. Il destino della Liga cambia di mano, il gol di Aduriz segna la fine dell'egemonia Real, il Barcellona ne fa sei, Messi è un mago, e i catalani operano il sorpasso. Manca tanto, a livello di partite e scontri diretti, ma la sensazione è di un passaggio di testimone significativo. La sconfitta del San Mames certifica la crisi del Real, fisica e tecnica, e giunge al culmine di un periodo negativo iniziato poco dopo il Mondiale per Club.
Ancelotti mantiene il profilo consueto, sorride alla stampa e non cambia stile e approccio al lavoro. Il rientro di Modric garantisce maggior qualità, sbocchi a una manovra improvvisamente prevedibile. Davanti, qualche sguardo perso, stelle stizzite, le fermate accentuano i malumori, ma Ancelotti non si scompone. Ronaldo - Bale - Benzema, sempre e comunque.
"[Karim] Benzema, [Gareth] Bale e Cristiano [Ronaldo] continueranno ad essere titolari nei ruoli abituali. Ho fiducia in loro. Nelle ultime gare hanno segnato di meno perché la squadra non li ha aiutati. [Dopo la sconfitta 1-0 di sabato contro l'Athletic Club] ho provato a spiegare ai giocatori che cosa non va. Effettuiamo troppi passaggi e il nostro gioco manca di velocità".
Il ritorno della Champions aiuta il Real, perché la vittoria in Germania mette la qualificazione al sicuro e il ritorno al Bernabeu può essere trampolino di ri-lancio per l'intera seconda parte di stagione. In Coppa, dopo la conquista della Decima, il Real sembra più sciolto, battuta la paura, ora respira con serenità le notti d'Europa.
"Cercheremo di dare il massimo in questa competizione, che è la più importante. [Martin] Ødegaard non partirà titolare domani, ma sta facendo bene. [Sami] Khedira e [Luka] Modrić saranno tra i convocati e continueranno a mettere minuti nelle gambe. Modrić partirà dalla panchina e gli concederò mezz'ora nella ripresa".
Da più parti, in Spagna, si parla di un Perez nervoso, pronto a cacciare Ancelotti in caso di fallimento. A gettare acqua sul fuoco è lo stesso tecnico "Dobbiamo giocare in maniera più veloce per sfruttare al meglio le qualità dei nostri attaccanti. Il presidente [Florentino Pérez] mi ha cercato molte volte negli scorsi giorni. Il club mi sta supportando al meglio e so di avere la fiducia di tutti. Lo apprezzo molto".
Sul fronte opposto, Di Matteo predica realismo. Allo Schalke serve un miracolo "Sarà difficile per noi ma ci proveremo. Ancelotti è uno dei migliori allenatori del mondo. Ha lavorato per tanti prestigiosi club e conquistato numerosi titoli. L'ho incontrato quando giocavo con la nazionale italiana ed era l'assistente tecnico. Il Real Madrid è una squadra molto forte ed è molto complicato giocare al loro livello. Cercheremo di fare del nostro meglio. Dovremo essere ben organizzati. Inizieremo la partita schierando i giocatori più in forma. L'Athletic Club è una buona squadra e non ha permesso al Real di giocare come al suo solito. Domani sarà differente. Tre settimane fa mi è stato domandato della crisi del Real Madrid, non penso si possa parlare di crisi. Sarebbe un'esperienza sensazionale vincere; se iniziassimo segnando, diventerebbe molto interessante".
I tedeschi puntano a ben figurare nel tempio spagnolo, il Real vuol lanciare un segnale, al Bernabeu sfida interessante, per la qualificazione un solo indiziato, blanco.
Fonte dichiarazioni Uefa.com