Una sfida contro il suo passato. Arsène Wenger sfiderà con il suo Arsenal il Monaco nella partita di domani sera, andata dell'ottavo di finale di Champions League. Una squadra a cui l'allenatore alsaziano è molto legato, visto che la sua carriera è cominciata proprio con la squadra del principato, prima di firmare con i Gunners nel 1996, dopo la parentesi in Giappone con il Nagoya. "Mi hanno dato l'opportunità di allenare un grande club e gliene sarò sempre grato. Sarà interessante - ha detto Wenger nella conferenza stampa di oggi, vigilia del match - sono contento che il Monaco sia tornato ad alti livelli, ma ora sono focalizzato sulla partita". Un Arsenal nettamente in crescita nelle ultime uscite, che ha vinto 5 delle ultime 6 partite di Premier League, che dovrà stare molto attento all'avversario: "Sono una squadra molto disciplinata, molto forte in difesa, organizzata e pericolosa in contropiede".

Da quando è in Inghilterra, Wenger ha sempre centrato la qualificazione alla Champions League, e conosce tutte le insidie della competizione: "La parola 'facile' non può essere mai utilizzata in Champions League. Dobbiamo essere fiduciosi perchè stiamo vincendo tante partite, abbiamo le giuste motivazioni ma queste partite sono sempre difficili." Tanta pressione dunque: "Non so se siamo favoriti o no, si parte sempre alla pari, è spesso una questione di un gol in questa fase, e se dovessimo vincere significherà che abbiamo lavorato bene. Negli ultimi anni siamo usciti due volte contro quelli che poi avrebbero vinto la coppa, ed è sempre stata questione di un gol, Ogni singolo minuto è fondamentale." Tanta attenzione alla fase difensiva, una pecca che spesso è costata il passaggio del turno all'Arsenal: "Abbiamo spesso subito gol nei primi minuti in casa nelle scorse partite di questa fase, staremo molto attenti a evitarlo."

Parla anche della formazione che potrebbe mettere in campo, a partire dal dubbio portiere: Szczesny Ospina? "Non posso dire oggi chi giocherà, mi preoccupo per ogni singolo giocatore, ma alla fine ne vanno in campo solo 11. C'è competizione per ogni ruolo. Non sono preoccupato per Wojciech. David sta bene, si è allenato ed è a disposizione. L'unica incertezza è legata a Wilshere, non so se ci sarà, oggi ha riposato."