Non è il 7-1 dell'andata, non poteva esserlo per ovvi motivi, ma il 2-0 con cui il Bayern sistema la Roma nel ritorno di Monaco è dimostrazione di forza assoluta. Garcia sceglie di difendersi, alzando un muro difensivo richiesto dalla debacle dell'andata. Due sortite, di Ribery e Goetze, il consueto lavoro ai fianchi, un predominio netto quello del Bayern. I bavaresi volano agli ottavi, mentre la Roma ringrazia il Cska e resta seconda nel girone, sognando la qualificazione già nel prossimo turno.
I cavalieri teutonici, arrivano all'Allianz con con la maglia rossoblù, davanti al proprio pubblico, per ipotecare il passaggio agli ottavi, per consolidare un primato che come prevedibile, è indiscusso è indiscutibile. La Roma, per riscattarsi dal disastro dell'andata, da quell'1-7 inappellabile, della maledetta serata dell'Olimpico. Il titanismo del Bayern, contro il cuore della Roma. Questi, i temi dominanti, della fredda notte di Monaco.
La Roma parte bene, fa pressing e densità in mezzo al campo, non soffre il Bayern e tiene molto bene. Almeno fino al quarto d'ora. Passano quindici minuti circa, e il Bayern alza il ritmo, il copione è il solito, quello fatto di verticalizzazioni improvvise e di giro palla continuo ma mai stucchevole, la Roma inizia a soffrire i tedeschi e minuto dopo minuto si abbassa progressivamente.
Il primo vero spavento i giallorossi se lo prendono al 17', quando dopo un'azione perfetta dei bavaresi in area giallorossa, Bernat riceve palla e scarica un tiro che solo un monumentale Torosidis riesce a fermare. Il Bayern continua a crescere, e dopo un tiro di Lahm, potente ma centrale, bloccato da Skopruski, si fa pericoloso con un tiro-cross di Götze, sul quale l'estremo difensore esce a vuoto, la difesa interviene ed i qualche modo la Roma è salva. I giallorossi non riescono più a creare gioco, e al 37' il Bayern infligge il primo colpo mortale. Alaba si invola sulla sinistra, traversone dentro per Ribery, colpo da biliardo del francese che fa capire che all'Allianz c'è solo una squadra. Il primo tempo, si chiude sull'1-0 che, rispetto alla partita dell'Olimpico, è già un risultato per i giallorossi.
Nella ripresa, la musica non cambia. Roma troppo remissiva, che concede campo ad un Bayern scatenato. Al 54' è Alaba a rendersi pericoloso. Tocca di testa il bel traversone di Rafinha con la palla che finisce di poco alta. È questione di tempo. Minuto 63' Lewandowski sfugge a Torosidis, traversone dalla sinistra ad imbeccare Götze, che con un bellissimo tocco morbido fa 2-0. 63 minuti, una poesia firmata Lewandowski-Götze. La Roma, non c'è, il Bayern è sempre più padrone del campo, e sfiora il 3-0 con una punizione di Alaba, e due volte con Shaquiri. La Roma, ha una sola vera occasione per trovare il gol dell'orgoglio. Minuto 83', Gervinho si invola sulla sinistra, e prova a punire Neuer da posizione defilata, il tedesco respinge, e Nainggolan, trovato il pallone scarica a botta sicura un missile che già sapeva di gol - niente da fare - Il portierone tedesco alza la mano e risponde presente per l'unica, vera, bellissima parata della sua partita.
All'Allianz finisce così, finisce due a zero, con una Roma che più che arrembante è sembrata paurosa e rinunciataria, intimorita da un avversario capace di annichilirla all'andata, e che al ritorno, senza spingere più di tanto, ne fa due e si prende applausi e qualificazione. Bayern inarrivabile? Decisamente.
C'è poco da fare contro una squadra del genere, lontana anni luce dal nostro calcio. Il Bayern c'è ed è un avvertimento per tutti, la Roma, adesso, dovrà giocarsela nelle ultime due partite del girone, il peggio è passato. Il peggio, era il Bayern, e questo è un dato di fatto.