Guardiola si sbraccia, urla, richiama, incita, applaude. Sente la partita, perché sa di avere in mano una grande squadra, non ancora perfetta. Infortuni, esperimenti, stanchezza, il Bayern non brilla in questo avvio di stagione per continuità. Di fronte il City, una corazzata. A Monaco si respira l'aria della partita vera. E il profumo della notte di Champions risveglia il Bayern, squadra da Champions, mentre addormenta il City, che sceglie con paura di accontentarsi e viene punito dalla sorte e da un gran gol di Boateng. Pep toglie Rafinha e lancia Pizarro, mentre i blu si privano di Navas per il più prudente Kolarov. Il finale premia il coraggio bavarese, firmando una supremazia apparsa lampante, per atteggiamento. Mentre Neuer è spettatore non pagante, Hart deve opporsi spesso alle sfuriate di Muller e compagni, ringraziando talvolta la scarsa precisione degli avanti di Germania. Finisce 1-0, il Bayern si dimostra potenza, il City può recriminare per aver accettato una non sconfitta, invece di provare a inseguire la vittoria. Non da grande squadra.

Guardiola rinuncia in avvio anche a Robben, non al meglio. Schiera ancora Alaba sul centro-sinistra, riproponendo la difesa a tre vista in quest'inizio di stagione. Riappare Rafinha, mentre al centro Benatia è preferito a Dante. Una sola punta, Dzeko, in casa city, con Navas in campo e Aguero in panchina. Rispetto all'ultima uscita di Premier torna in mediana Yaya Touré.

L'inizio è subito di marca Bayern. Quaranta secondi e i padroni di casa sfiorano il vantaggio. Goetze dialoga con Lewandowski, tacco dell'attaccante e Muller si ritrova a tu per tu con il portiere. Il leggero contatto con Hart sbilancia il fuoriclasse tedesco, che, defilato, non trova col sinistro la porta. La prima chiamata del Manchester a Neuer è al minuto 12, ma l'estremo difensore neutralizza Dzeko. A dominare la scena, per larghi tratti, è il possesso palla del Bayern, meno imprevedibile del solito, viste l'assenza di Robben e Ribery. Le occasioni fioccano comunque. Al 19' Hart salva su Muller, due minuti dopo si oppone a Goetze. Altra possibilità al 35'. Lewandowski si libera anche di Hart, ma non inquadra poi lo specchio. All'intervallo è 0-0.

Nella ripresa il City cambia. Milner rileva Nasri, garantendo maggior sostanza sulla trequarti. Il City regge con maggior equilibrio le sfuriate del Bayern e le possibilità apparse nei primi 45' si spengono nel secondo tempo, avaro di pericoli da ambo le parti. L'Allianz Arena si scalda quando Guardiola sceglie di giocarsi la carta Robben. Il folletto olandese subentra a Muller, meno incisivo col passare dei minuti. Pizarro per Rafinha è il chiaro segnale di Pep. Il Bayern spinge per vincere. L'avvisaglia del vantaggio al minuto 88, quando Hart si distende per dire di no a Boateng. Un minuto, poco più, ed ecco il momento decisivo. La palla vaga in area City, Boateng senza pensarci calcia al volo col destro e inventa un gol bellissimo. Esplode il pubblico tedesco, teste basse a Manchester. 1-0. Finisce qui.