Carlos Dunga aveva etichettato Neymar come un "non campione", solo poche settimane fa, salvo poi ricredersi e affidargli la fascia di capitano, in assenza di Thiago Silva. Decisione oculata, apprezzata dal popolo, che vede in Neymar l'unica luce in grado di cancellare le ombre iridate. Senza O'Ney il Brasile si è sciolto al cospetto della Germania, quasi privato della sua forza, se orfano del ragazzo prodigio.
L'amichevole di lusso con la Colombia è una riedizione del quarto Mondiale, vinto dai verdeoro 2-1, ma soprattutto è l'occasione giusta per chiudere il capitolo Neymar - Zuniga. Dopo il fattaccio di qualche mese fa, con il brutto infortunio per Neymar, solo sorrisi e abbracci, in una partita che pur non avendo in palio punti e trofei, porta con sè storia e prestigio. Lo si denota dalla garra messa in campo dai 22 prescelti.
Montella osserva un Cuadrado in forma campionato, mentre il Brasile stenta a decollare, pur mantenendo il controllo delle operazioni. A decidere, come spesso in questi casi, è il colpo di genio di un fuoriclasse. Decide Neymar, il fenomeno. Al minuto 83, dal piazzato, accartoccia il libro già scritto e crea la giusta parabola per sorprendere Ospina. La prima di Dunga è una festa, il Brasile ritrova O'Ney.
Ecco il gol: