I giorni dell'addio. Dopo Miro Klose e Samir Nasri, Gerrard e Lahm, Xabi Alonso e Xavi, un altro grande del calcio europeo sceglie di chiudere l'avventura con la rappresentativa del proprio paese. Franck Ribery dice basta, non indosserà più la divisa della Francia. Uno stop improvviso, inatteso, soprattutto alla luce dell'Europeo organizzato proprio in suolo transalpino tra due anni.
Alla base potrebbero esserci i dissidi nati nati nell'ultima rassegna iridata tra lo stesso Ribery e lo staff medico della nazionale francese. Il giocatore, sofferente per problemi alla schiena, ha rifiutato le cure, sotto forma di punture, dei medici che volevano a tutti i costi rimetterlo in piedi per l'esperienza mondiale.
Nessuna polemica giunge però dal fronte Ribery. Le sue parole hanno tenore distensivo, pacato "Ci sono stati alti e bassi, e ora è giunto il momento di aprire un capitolo nuovo della mia vita. E' tempo che i giovani si facciano avanti e non c'è bisogno di essere preoccupati per il futuro della Francia, come abbiamo visto nell'ultima Coppa del Mondo".
Lascia Ribery, dopo aver vestito per 81 la volte la casacca dei galletti, con 16 reti all'attivo. Il saluto del talento più rappresentativo, ora concentrato solo sul Bayern, apre a Griezmann, utilizzato in Brasile proprio al posto di Franck e apparso subito suo naturale erede per classe e personalità.