Landon Donovan, in un nome.. il calcio americano. 136 gol in MLS, 57 in nazionale. Se gli USA adesso conoscono un pallone che non è quello a spicchi che palleggia su un parquet, lo devono sicuramente a Landon Donovan.

E' arrivato oggi l'annuncio del campione statunitense, che su Facebook ha reso pubblica la propria decisione.<>.  Dopo un attenta riflessione e dopo aver parlato più volte con i miei cari, ho deciso che questa sarà la mia ultima stagione da calciatore professionista. 

Subito l' America si è stretta attorno a Landon. I 9500 retweet, ed un hashtag #thanksLD, che si trova sulla bacheca di qualsiasi americano (e non) appassionato di calcio, sono il segnale chiaro che quella che sta per finire è la storia di una leggenda vivente.

Sin dal 1999 Donovan si impose sul palcoscenico mondiale. Nel mondiale under 17, in Nuova Zelanda, l'americano venne nominato miglior giocatore del torneo e subito venne adocchiato da scout di mezza Europa. A 18 anni approda al Bayer Leverkusen. Ma la storia di Donovan non è mai stata felice in Germania ed in Europa. Il suo destino era diverso. Il suo destino era quello di portare il grande calcio in America. E il grande calcio lo porta sin da subito. Tre anni, dal 2001 al 2004 ai San Jose Earthquakes,  tre volte nominato miglior giocatore d'America.

Troppo forte per stare li, Donovan deve giocare in Europa. Questo il pensiero di tutti. Ed in Europa alla fine ci ritorna. Di nuovo Bayer, poi Bayern di Monaco per passare poi all'Everton. Ma ogni volta che torna in europa, Donovan non è lo stesso. Lui sa, sa che deve fare molto di più che giocare a calcio. Lui deve insegnare questo gioco ad un popolo che in materia è piuttosto ignorante. E ci riesce. Nei Galaxy di Los Angeles Donovan è a casa. Sa di star facendo il proprio lavoro. 

Un lavoro che però, con l'avanzare dell'età diventa troppo pesante. Tanto che quest'anno, il fisco e la testa non l'hanno più retto e Klinsmann non lo ha inserito nella lista per il Brasile.

Di mondiali Donovan ne ha giocati, ben tre. Eppure a 32 anni ha preso la sua decisione. Con la classe che si ritrovava, avrebbe potuto continuare a giocare per altri due o tre anni tranquillamente. Ma la decisione del campione americano, va vista sotto un'altra ottica. E' stato per anni, il trascinatore assoluto del movimento calcistico statunitense. Ha fatto diventare il calcio in America, uno sport alla pari con gli altri. Ha fatto emozionare, ha fatto sognare tutti coloro che pensavano che dall'altra parte dell'oceano il pallone non potesse arrivare. Ed allora a 32 anni finisce la leggenda di Landon Donovan... #thanksLD