Re Mida è arrivato. Anzi, è tornato. E con lui potrebbe tornare, in quel di Old Trafford, anche l'età dell'oro vissuta fino a due anni fa con l'Era Ferguson. Van Gaal si prende subito il Manchester United, battendo per 3-1 il Liverpool in quello che doveva, ed è stato, un antipasto di quello che vedremo quest'anno in Premier League, tra lo scetticismo e i dubbi che ne hanno accompagnato l'annuncio e i primi giorni di tournèe. Ma il "genio olandese", è un mago anche per questo. Il 3-5-2 ha fatto storcere il naso a molti, che erano pronti a valanghe di critiche per il neo allenatore se avesse fallito già alla Guinness Cup. E sebbene abbia avuto poco tempo per lavorare con i suoi nuovi giocatori sul nuovo modulo, ed abbia giocatori in rosa che forse non faranno parte della rosa che affronterà la stagione, Van Gaal ha conquistato torneo e adorazione. La squadra sembra girare alla perfezione, schemi, fraseggi ed automatismi come se lavorassero assieme da anni. Per carità, i dubbi e le lacune in alcuni ruoli restano, come nei ruoli di terzini, in difesa ed in mezzo al campo, ma una disponibilità economica quasi illimitata e l'esperienza di Van Gaal dovrebbero bastare per colmare queste mancanze. Si parla con insistenza di Hummels, Vidal ed uno tra Vlaar e Vermaelen, con la possiblità sempre concreta di arrivare a Cavani. Con queste premesse ad Old Trafford possono dormire sonni tranquilli.

LA PARTITA - Eppure, le cose non si erano messe bene. Nonostante un promettente inizio nei primi 5' di gioco, con pressing ed una buona occasione, i Red Devils andavano in svantaggio su rigore, al 13'. Un errore di Jones (ecco, una di quelle lacune di cui parlavamo) che atterrava in aria di rigore Sterling, permetteva a Gerrard di realizzare il gol del vantaggio. I reds, dopo il vantaggio, sono riusciti a tenere bassi i ritmi della gara, portando sempre 10 uomini dietro la linea della palla e gestendo anche abbastanza bene il possesso palla in fase offensiva e gli attacchi dello United, che dalla sua non riusciva a trovare velocità e spunti giusti come ad inizio di gara. Nonostante un primo tempo scevro di emozioni, il Liverpool riusciva a mettere in difficoltà la difesa di Van Gaal con le scorribande di Sterling e Sturridge sempre pericolosi.

La sfuriata arriva nella ripresa, ed è irresistibile. Dai primi minuti della ripresa l'intento del Manchester è chiaro : aumentare il ritmo. La squadra di Van Gaal si scopre e rischia di subire il gol del pareggio al 50', quando una ripartenza del solito Sterling mette i brividi alla difesa United. Shaw, voglioso di dimostrare il suo valore e riscattare le prime apparizioni, mette in difficoltà la difesa di Rogers con le sue accelerazioni sulla sinistra. Il pareggio arriva al 55'. Rooney sfrutta alla perfezione un cross dalla destra del Chicharito Hernandez ed in controtempo di sinistro, batte Mignolet. Tempo 2 minuti ed arriva anche il gol del vantaggio. Perfetta azione del Manchester che cambia gioco da destra a sinistra almeno 4 volte per far muovere la difesa dei reds. La palla arriva sulla sinistra a Shaw, al centro Mata è smarcato e con il sinistro, complice anche una deviazione, mette in rete il gol del vantaggio. Il Liverpool subisce il colpo e non riesce a reagire. Il Manchester, come avevano fatto gli avversari nella prima frazione di gioco, gestisce i ritmi del gioco a proprio piacimento. I reds non arrivano quasi mai dalle parti di De Gea, e capitolano, per la terza volta all'88. Perfetta azione del Manchester che trova Young solo sulla destra, palla al centro per Lingard, che mette la parola fine su questa finale e su questa edizione di Guinness Cup.

Il Manchester United succede, nell'albo d'oro della competizione, al Real Madrid. Van Gaal ha avuto già ottime risposte dai suoi uomini, e con l'aiuto del mercato e la possibilità di giocare soltanto una competizione quest'anno, si candida ufficialmente come una delle pretendenti alla Premier League. Se in questo dorneo dovevamo avere degli indizi che lo confermassero, le vittorie, prestigiosissime su Real e Liverpool hanno confermato questa tesi. I Red Devils ci sono, con al loro timone il nuovo Re Mida.