Julio Grondona, in Argentina, era un uomo che contava, un potente si direbbe da noi. Il capo, unico e assoluto, della Federazione, di cui era leader indiscusso da 35 anni.
Il suo decesso lascia nello sconforto e nell'incertezza il mondo del calcio, costretto ora a cercare un sostituto all'altezza. Aveva 82 anni Grondona, fatale un'aneurisma all'aorta.
Il Presidente era impegnato per colmare la lacuna aperta dalle dimissioni di Sabella. L'attesa per il successore era feroce, ora il lutto. Ricoverato d'urgenza questa mattina a Buenos Aires per problemi cardiaci, non è riuscito a reagire.
Le parole di Blatter a ricordare Grondona "Molto triste per la perdita di un grande amico".
Anche Maradona, da sempre avversario del padrone del calcio argentino, ha oggi deposto le armi. "Le mie condoglianze alla famiglia Grondona".
Si ferma, in Argentina, lo sport per eccellenza. Tutti i campionati, di qualsivolgia livello, slitteranno alla prossima settimana.