Il Mondiale di calcio brasiliano si è concluso, con la vittoria dell’unica squadra veramente degna di nota e che quindi ha giustamente meritato il trionfo.
Perché di trionfo possiamo parlare nell’1 a 0 della Germania sull’Argentina. Lionel Andrès Messi all'appuntamento con la storia non si è presentato, ha avuto l'occasione che avrebbe cambiato tutto è però finita dalla parte sbagliata, nel secondo minuto del secondo tempo della finale tra Germania e Argentina, con il palo sinistro della porta difesa da Manuel Neuer. La pulce ha dimostrato ancora una volta che al di fuori del sistema Barcellona non ha la forza mentale e psicologica necessaria. Messi fatica a diventare il leader: i compagni dipendono dalle sue giocate, ma lui procede a strappi, conseguenza di una condizione psicofisica che non è la migliore ormai da parecchio tempo.
Non basta aver segnato 365 reti in carriera; non basta avere quattro Palloni d'Oro nella propria bacheca personale; non basta aver vinto sei volte la Liga Spagnola, e poi sei Supercoppe di Spagna, tre Champions League, due Supercoppe, due Mondiali per club, un Oro olimpico con la nazionale argentina e un Mondiale under 20. Messi non sarà mai Maradona Non riesce a fare quello che Diego ha fatto per la sua nazionale, caricarsela sulle spalle e portarla al trionfo. Purtroppo la differenza tra la Pulce e Dieguito sta proprio qui: non solo perché non ha ancora vinto il Mondiale con l’Argentina: rispetto a Diego, Leo difetta in carisma, la caratteristica che ti erge a leader di uno spogliatoio. La differenza è che mentre Diego si accese nella fase decisiva in Messico nell'86, con la doppietta all'Inghilterra e quella al Belgio e l'assist fenomenale a Burruchaga in finale, Leo dagli ottavi in poi non ha più segnato. È stato ancora decisivo agli ottavi con la Svizzera, mandando in porta Di Maria, poi più nulla. Il Mondiale di Messi si chiude con 4 gol all'attivo: uno all'esordio con la Bosnia, bellissimo; uno all'Iran, capolavoro autentico; due alla Nigeria, di cui uno su punizione, come nemmeno a Maradona era riuscito in un Mondiale. Anche dimostrazione lo stato fisico debilitato di Messi prima e durante le partite clou, un senso di nausea che è chiaramente sintomo di stress e tensione. Messi ha segnato molti più gol di Maradona. Ha vinto molti più titoli con il Barcellona. In Europa è stato molto più decisivo di Diego, e molto più costante. Eppure. Il suo cruccio più grande è sempre stato quello di non aver vinto abbastanza con l'Argentina. L'oro olimpico non basta: il titolo mondiale è tutta un'altra cosa. E Messi, progressivamente, ha perso la sua sintonia col Mondiale, e la sfida storica con Maradona
La scelta della Fifa di premiare Lionel Messi come miglior giocatore del Mondiale non è passata inosservata e ha scatenato un polverone. Sulla decisione della Fifa ha avuto da ridire il tedesco Bastian Schweinsteiger, comunque uno dei primi a consolare Messi sul campo dopo il fischio finale di Rizzoli: "Visto che abbiamo vinto noi e anche come abbiamo battuto il Brasile - ha detto Schweinsteiger -, potevano darlo a uno di noi: penso ad esempio a che incredibile Mondiale hanno fatto compagni come Muller, Neuer e Lahm. Ma va bene, tanto siamo felici con il titolo"Addirittura Maradona ha contestato la decisione: "Voglio bene a Leo e gli regalerei il cielo ma il premio è stato immeritato, ingiusto. E’ tutto frutto del marketing. Secondo me andava premiato James Rodriguez"
La delusione di Messi: ''Sono distrutto'' . Lionel Messi non è riusciuto a lasciare il segno sulla rassegna iridata. "Meritavamo un po' più per la partita che abbiamo fatto", ha detto Messi dopo la sconfitta dell'Argentina contro la Germania nella finale del Maracanà. "Sono distrutto per aver perso in questo modo, eravamo vicini ai calci di rigore, che già era un'altra storia. Credo che avremmo meritato un po' di più, abbiamo avuto molte occasioni, anche se i tedeschi hanno tenuto di più la palla, le occasioni più chiare da gol le abbiamo avute noi", ha proseguito il capitano albiceleste. . "Non abbiamo avuto fortuna, non siamo riusciti a sfruttare le occasioni avute". Alla domanda sull'opportunità chiara da gol sprecata dal fenomeno del Barcellona, Messi ha risposto: "La mia, quella del 'Pipa' Higuaín, quella di Rodrigo Palacio..Le abbiamo avute tutti, ma non siamo riusciti a metterla dentro. Ora bisogna guardare avanti". La stella del Barcellona è stato premiato con il 'Pallone d'Oro' come migliore giocatore della competizione, ma poco gli importa: "in questi momenti non mi importa niente del premio, volevo solo alzare la Coppa".
Il mito di Diego resta irraggiungibile, anche per il più grande numero 10 argentino dell'epoca moderna.