Mario Ferri, per tutti il Falco, non è nuovo a imprese del genere. Le invasioni di campo come pezzo di repertorio. Non è tanto il gesto, di dubbio gusto, ad aver suscitato l'ira della FIFA e in generale del mondo dello sport, quanto la dinamica dell'accaduto. Il giovane si è infatti finto disabile per avvicinarsi alla zona delle operazioni e con la "sua" sedia a rotelle ha preso posto insieme ad altri, lì per reali problemi. Fino al misfatto. La corsa in campo a portare un dichiarato messaggio di pace in favore dei poveri delle favelas e in ricordo di Ciro, il ragazzo tristemente scomparso in questi giorni a Napoli, dopo un lungo periodo in ospedale.
Non è stata tenera la reazione del massimo organismo sportivo. Jerome Valcke, segretario generale della FIFA, ha espresso disgusto per l'accaduto "È una vergogna, questa persona è il peggiore esempio e deve essere punito. E' un'offesa per tutte le altre persone che erano lì su una sedia a rotelle. La cosa triste è che abbiamo lavorato per garantire l'accesso allo stadio per le persone con disabilità, bisogni speciali e su sedia a rotelle. Questa persona agisce contro tutto ciò che facciamo per garantire un posto a chi ne ha diritto". (fonte Selecao SportTV).
Ferri non ha tardato a rispondere, cercando opinabili attenuanti per giustificare un atteggiamento censurabile "Utilizzare la carrozzella, fingendo di avere un piccolo gesso alla gamba, era l'unico modo per arrivare a bordo campo. Moralmente non è un bel gesto, chiedo scusa a chiunque si sia offeso. Ma era l'unico modo per lanciare due messaggi di pace: uno per i bambini delle favelas e l'altro per il tifoso napoletano ucciso, e chiedere un calcio pulito".