Può un record non portare sorrisi? In casa Germania sì. Non basta la qualificazione ai quarti di finale di una rassegna iridata, traguardo sempre raggiunto dal 1954 a oggi, a diradare le nubi sorte dopo la difficile sfida contro l'Algeria. Sotto accusa il reparto arretrato e le scelte di Loew. Contro la Nazionale di Halilhodzic, pur senza il febbricitante Hummels, Loew ha scelto di confermare Lahm in mediana, rinunciando ancora a Khedira, spostando al centro Boateng e inserendo in corsia Mustafi.
Con una difesa sì forte fisicamente, ma decisamente lenta in fase di impostazione, la Germania ha sofferto le folate algerine, non riuscendo, senza sbocco sugli esterni, a costruire una manovra adeguata. Dopo numerosi rischi, con Neuer costretto a tappare le falle del lungo Mertesacker e dell'incerto Boateng, il gol fondamentale di Schurrle, prima del raddoppio di Ozil.
Trasportando il modello Guardiola in Nazionale, Loew ha privato la squadra di uno dei terzini più forti al Mondo, costringendo alla panchina un interditore come Khedira, fresco dopo una stagione contraddistinta da un grave infortunio fisico. Non ha funzionato nemmeno il falso nove Mueller, perché il possesso palla in stile catalano, ora bavarese, produce effetti solo se giocato ad alta velocità. In questo senso è pesantissima l'assenza di Marco Reus.
In Germania, i giornali di maggior prestigio e fama hanno lanciato un grido d'allarme "Così la Francia ci elimina" ha titolato Bild. Così anche grandi campioni del passato come Lothar Matthaus "Noi cresciamo buoni difensori esterni in Bundesliga, ma la nazionale usa dei difensori centrali sulle fasce. Non può funzionare, ci sono grossi problemi e contro l’Algeria sono stati mostrati impietosamente”
A difendere invece la squadra sono arrivate le parole di Per Mertesacker "Non mi interessa niente delle vostre critiche, siamo nei quarti e basta. E’ l’unica cosa che conta. Cosa volete da noi? Pensate che negli ottavi ci siano squadre da carnevale? Volete vederci giocare bene e uscire?”
L'attesa non è poi così lunga. Tra due giorni la Francia, nel primo quarto di finale, testerà le ambizioni e la tenuta di un undici improvvisamente più debole, almeno in apparenza.