Il Mondiale del Camerun, finito da tempo, porta con sé uno strascico polemico. A lanciare la bomba contro la squadra guidata da Samuel Eto'o è il Der Spiegel, rivista tedesca non nuova a queste indiscrezioni. Partite truccate, questo il dardo scagliato sul Mondiale in corso di svolgimento in Brasile. Sotto la lente d'ingrandimento soprattutto la seconda sfida, giocata dai leoni d'Africa contro la Croazia. La partita, terminata 4-0, con l'espulsione di Song, aveva segnato il definitivo addio del Camerun a possibili sogni di gloria.
Sono le parole di Wilson Raj Perumal, nome legato alla mafia delle scommesse, a gettare fango sulla spedizione degli africani "Questa squadra (il Camerun, ndr) ha sette mele marce". Tutto previsto, dai gol ai cartellini. Un girone, in cui si trovavano anche i padroni di casa del Brasile, deciso a tavolino.
Non ha tardato ad arrivare la risposta della federazione camerunense che ha, con forza, respinto le accuse ricevute "Le accuse rilanciate non riflettono i valori e i principi morali promossi dalla nostra amministrazione che sono in linea con quelli della Fifa. La Fifa non ci ha contattato per questo discorso, ma noi abbiamo comunque isituito una Commissione Etica per indagare sulle accuse. Vogliamo risolvere questo problema nel più breve tempo possibile. E quindi chiediamo di essere informati di ogni informazione relativa a queste accuse. Sottolineiamo che in 55 anni d'esistenza non siamo mai stati coinvolti nè sanzionati nè collegati a calcioscommesse o a qualsiasi altra frode di alcun tipo".