Nel Mondiale a forti tinte americane non fa eccezione il Messico, rivelazione del Gruppo A. L'undici di Herrera è uscito indenne da un trittico di partite non certo semplice. Dopo la vittoria con il Camerun, è arrivato il pari con il Brasile, con una prestazione super del disoccupato Ochoa, e infine il successo nella sfida da dentro-fuori contro la Croazia, seconda forza del raggruppamento al via della rassegna. Proprio di fronte a Modric e compagni, il Messico ha sfoderato una prestazione perfetta, per corsa e qualità. Un 3-1 che ha rilanciato le ambizioni di una squadra giunta col fiatone in Brasile.

Lungo il percorso delle qualificazioni il Messico ha sofferto un rendimento altalenante e solo dopo i playoff ha ottenuto il definitivo pass per il Sud America. A raccontare l'avventura iridata a FIFA.com è Andres Guardado, centrocampista in forza al Bayer Leverkusen "Sono felice e soddisfatto di come la squadra ha giocato finora. Tutti condividono lo stesso obiettivo. La fase a gironi ci ha dato molta fiducia, ma non abbiamo ancora raggiunto nulla, la nostra missione non è compiuta".

Negli ottavi l'avversario di turno è l'Olanda, a punteggio pieno nel Gruppo B "Abbiamo giocato tre partite difficili, soprattutto contro il Brasile, ma vogliamo scrivere la storia del calcio messicano". Sulla minaccia Van Persie "La forza della nostra difesa è il lavoro di tutti. Davanti Peralta e Giovani fanno un grande lavoro, poi ci siamo noi centrocampisti e infine Ochoa che sta facendo benissimo. La leadership di Marquez aiuta tutti. Non servono tante parole, basta l'esempio. Sono orgoglioso di averlo con noi"

Il guanto di sfida "Vogliamo rendere la vita difficile all'Olanda, superare il turno".