Che il Cile potesse essere squadra rivelazione di questo Mondiale era idea di molti, ma la realtà, in questo caso, ha sorvolato di gran lunga le attese. La Roja, inserita nel girone più duro del Mondiale, con l'Olanda di Van Gaal e la Spagna campione di tutto, ha entusiasmato per tecnica, rapidità, "fame". Un undici perfettamente conscio delle proprie potenzialità, non sommerso dalla pressione di un Mondiale alle porte di casa.
Gli ottavi pongono sul cammino del Cile il Brasile di Neymar, l'avversario più scomodo, per tradizione e location. Sfida per nulla scontata, perché il Brasile ha sì vinto, ma quasi mai convinto, mentre l'unico passo falso del Cile è arrivato a qualificazione avvenuta "Vogliamo ripeterci contro un’altra delle grandi favorite. Abbiamo avuto un incidente di percorso con l’Olanda. Però il c.t. ha fatto un po’ di turnover perché eravamo già qualificati. Non fa molto testo quella partita che poi è stata decisa soltanto da dettagli: abbiamo concesso loro cinque minuti e ne hanno saputo approfittare. Contro il Brasile non commetteremo più certi errori" queste le parole del Nino Maravilla, uno dei giocatori, insieme a Vidal, più rappresentativi.
Il sogno del Cile è alzare la Coppa e Alexis non usa mezzi termini "È vero che in passato il Cile ha sempre sofferto le grandi potenze del calcio. Ma ora qui si respira un’atmosfera diversa, di grande fiducia. E il merito è soprattutto di due grandi giocatori: Arturo Vidal e Gary Medel, due cani da combattimento. Sono orgoglioso di loro. Sono due tra i migliori giocatori del mondo. Vogliono sempre vincere, ad andare avanti senza timori contro chiunque, pensano solo positivo".
A chiudere, la frecciata ai verdeoro, già aiutati nell'esordio con la Croazia "Il Brasile ha la miglior difesa del Mondiale, ma noi possiamo batterli. Mi preoccupa più l'arbitraggio." Schermaglie iridate.