Il post partita di Italia-Uruguay è un terremoto irrevocabile. In conferenza stampa, infatti, sia Prandelli che Abete, a ruota, rassegnano le proprie dimissioni, appunto come detto, in maniera irrevocabile. Per il ct della nazionale non c'è accordo sul rinnovo del contratto che tenga. “La responsabilità del fallimento del progetto tecnico è solamente mia – spiega il commissario tecnico della nazionale – ho parlato con Abete dopo la partita, è giusto prendersi le proprie responsabilità”. E poi le parole sulla partita. “Assurdo rimanere in dieci in una partita come questa – è stata comunque condizionata dall'espulsione di Marchisio da quella mancata di Suarez. Detto questo, abbiamo giocato una buona partita, male la seconda, mentre la terza l'abbiamo giocata fino alla fine”. “Il nostro calcio non produce giocatori in grado di giocare a ritmi alti – ricorda – bisognava inventarsi quindi un progetto tecnico. Ha funzionato con gli inglesi, ma non con altre squadre”. E a ruota, arrivano le dimissioni dello stesso presidente federale. “Tra venerdì e lunedì convocherò il Consiglio federale, dove rassegnerò le mie dimissioni irrevocabili. E' giusto dare un segnale di riflessione, ho seguito ormai sette mondiali ed è giusto lasciare”.