Si avvicina l'ora della verità per l'Italia di Prandelli, attesa alle 18:00 dalla sfida decisiva con l'Uruguay. Un pareggi obasta per qualificarsi, ma una vittoria dell'Uruguay ci lascerebbe fuori e promuoverebbe i charrúas.
Intanto a Natal il tempo è discreto, qualche goccia di pioggia ma niente di terribile. Nonostante la tantissima acqua caduta nelle ultime due settimane, con frane e strade bloccate, sembra che oggi il tempo sia disposto a una tregua. La partita comunque non è mai stata a rischio.
Sale la tensione per una partita decisiva che non ci aspettavamo dopo l'esordio con l'Inghilterra. L'Italia sembrava lanciata ma la Costa Rica ci ha ridimensionato e l'Uruguay è tra gli avversari peggiori che si possano incontrare in una situazione del genere.
Confermato anche il cambio di modulo di Prandelli, che si affida alla difesa a 3 con Chiellini-Bonucci-Barzagli, sperando che ripetano le buone prestazioni con a Juve. Davanti si gioca con due punte (Balotelli-Immobile). Prandelli dunque ha ceduto alla pressione, cambiando modulo nella partita decisiva: un grosso rischio e una controtendenza rispetto a chi lo ha precedeuto.
Di solito i ct della nazionale sono andati per la loro strada, nel bene e nel male. Prandelli sa che i critici sono pronti a sbranarlo se l'Italia uscirà dai Mondiali oggi.