Tra Dio e la Regina ci si è messo un certo Suarez. I Leoni inglesi non si sono salvati, e ora solo un miracolo e la matematica che ancora non li condanna può davvero rimetterli in corsa. L'Uruguay si aggiudica la gara della vita all'Arena Corinthias contro l'Inghilterra e si giocherà la qualificazione agli ottavi contro gli azzurri il 24 giugno. Protagonista, oltre il cuore di un'intera squadra, è uno ed indiscusso. Il pistolero Suarez. Lui che non avrebbe dovuto nemmeno essere in campo. Che il 22 maggio scorso si è operato al menisco e che Tabarez diceva non essere al 100%. Hodgson avrà pensato:" Non è possibile" quando per due volte ha trafitto le speranze inglesi lasciandoli con un pugno di mosche in mano. Non è servito nemmeno il tanto agognato gol di Rooney in un Mondiale, che per sei minuti ha illuso il popolo d'oltre Manica, ha risollevarne le sorti. Puniti dalle disantezzioni difensive e dal ritrovato campione del Liverpool, che dimostra di non aver perso affatto la sua vena realizzativa, gli inglesi distruggono tutto ciò che di buono si era costruito e visto contro l'Italia eccetto il risultato.
E proprio passando per la gara di domani sera tra gli azzurri e il Costa Rica si saprà di più sulle sorti del Girone D. La vittoria dell'Italia rimanderebbe i verdetti all'ultima giornata. Quella del Costa Rica qualificherebbe automaticamente gli uomini di Campbell condannando gli inglesi all'ennesimo rientro prematuro in patria. In questo caso Uruguay ed Italia si giocherebbero gli ottavi nello scontro diretto il 24 giugno.
Gli inglesi hanno distrutto tutto ciò di buono che avevano costruito contro l'Italia
L'Uruguay ci mette il cuore e nonostante la pressione per quell'errore fatale che se arrivato avrebbe compromesso tutto, agguanta lo "spareggio". E' una buona prova quella degli uomini di Tabarez pur privato di uomini importanti come il capitano Lugano. Cavani fa il suo dovere e confeziona un pallone perfetto per Suarez in occasione del primo gol di testa del numero 9 uruguagio. E' una prova corale ma tutto, fin dall'inizo appare ruotare intorno all'asso recuperato. Che a chiamata rispinde presente. Sono 1 i gol con la maglia della Celeste ma quelli di questa sera possono valere un Mondiale.
Gli inglesi ci provano, hanno la forza di reagire e per buona parte del match comandano anche il gioco ma a fronte di una discreta prova è ancora una volta il risultato, quello che poi conta, a penalizzarli. Hodgson prova a sistemare le cose in corsa. Sterling appare più spento di una settimana fa quando creava il panico nella retroguardia azzurra. Anche Welbeck non sembra al meglio. Sturridge prova a tener testa al compagno acclamato del Liverpool oggi avversario ma non trova la via giusta. Rooney al terzo tentativo, uno negatogli dalla traversa, la mette dentro, finalmente, ma la gioia gli si strozza in gola quando Carballo fischia la fine.
PRIMO TEMPO Partita sentitissima sugli spalti, anche Ibrahimovic in tribuna a godersi lo spettacolo, con una buona dose di rammarico vien da pensare. Ma torniamo al campo. E per non deludere le attese, si comincia subito con il brivido. Gli inglesi pressano e manca davvero pochissimo che Muslera non combini un pasticcio. Al 3’ minuto Welbeck sbaglia la rifinitura per Rooney poi il portiere uruguagio esce male sui piedi di Sturridge rischiando di perdere il pallone. Il ritorno di Suarez, in campo dal primo minuto, dimostra come l’Uruguay non voglia assolutamente perdere l’occasione della vita e ogni azione è finalizzata proprio su di lui.
Meglio la Celeste in avvio e per un portiere che pasticcia un altro non vuol essere da meno. Passano pochi minuti che Hart, su corner guadagnato proprio da Suarez non la commette grossa. Godin è il primo ammonito della gara, vede benissimo il fallo di mano del gioiello dell’Atletico il direttore di gara Caballero. E se sugli sviluppi della punizione Rooney va ad un passo dal tanto agognato gol mondiale con un destro a giro che sfiora di un niente l’incrocio a Muslera impietrito, poco più tardi è Rodriguez a sfoderare un sinistro che si spegne di poco sopra la traversa. La partita è tirata, si sente la pressione, alti ritmi ma tanti falli tattici a spezzare il gioco.
Leoni quasi in gabbia in direzione Londra, Suarez portato in trionfo
Dopo una fase di ristagno a centrocampo, l’Uruguay alla mezz’ora prende piede. Al 28’ Cavani, liberato da uno schema su calcio d’angolo, scarica un destro violento sopra la traversa. Pochi minuti più tardi, Rooney la traversa la prende piena ad un metro dalla linea di porta, su tiro piazzato di Gerrard con Muslera uscito a vuoto. Sembra stregata la porta per l’inglese, una maledizione. Si vende cara la pelle al Corinthias, la paura dell’errore fatale spezza le gambe. Quando sembra che l’Inghilterra abbia preso coraggio arriva il vantaggio per la Celeste. A siglarlo l’uomo più atteso, il pistolero Suarez. Cross millimetrico di Cavani imbeccato da Lodeiro, perfetto il tap in di testa del numero 9. Gol numero 40 con la maglia della Celeste, appare perfettamente recuperato. Ma gli ultimi minuti di questo primo tempo si accendono e i Leoni provano a non accusare il colpo e assediano l’area piccola uruguagia. Prima Muslera respinge in corner il sinistro di Sturridge ben servito da Rooney, poi il pressing non troppo convinto degli inglesi svanisce al triplice fischio di Carballo.
SECONDO TEMPO In campo ad undici invariati nella ripresa gli inglesi provano a riagguantare il risultato ma l’Uruguay non glielo concede e Hart, al 49’ rischia nuovamente grosso. In difficoltà suò corner a rientrare di Suarez il portierone britannico. Pistolero che un minuto più tardi sbaglia tutto da ottima posizione strozzando troppo il destro che valeva il 2-0. La Celeste pressa per il gol della sicurezza; è un assedio. Cavani però apre troppo l’interno destro su assist di Lodeiro e il tiro finisce sul fondo. Ma Muslera compie il miracolo sul sinistro a botta di sicura di Rooney e gli nega il gol e il pareggio. Gli inglesi non ci stanno. Intanto Pereira subisce un duro colpo alla testa ma litiga con il medico che avrebbe voluto sostituirlo e rientra in campo. Dicevamo che si vendeva cara la pelle. Hodgson corre ai ripari. Dentro Barkley per Sterling e Lallana per Welbeck . Anche Tabarez richiama un buon Lodeiro per la seconda punta Stuani. Gli inglesi ci provano e al 75’ Rooney finalmente scrive il suo nome tra i marcatori di un Mondiale. La terza è quella buona per il giocatore del Manchester Utd. Cross perfetto dalla destra di Johnson e tap in che vale il pareggio.
Ora i Leoni di Hodgson ci credono. Muslera però salva tutto su Sturridge qualche minuto più tardi. Il pareggio però potrebbe essere inutile per entrambe e Suarez lo sa. Già ancora lui. Così, al 85’, il campione del Liverpool fa vedere a tutti che al Mondiale c’è anche lui, davvero. Fucilata a tu per tu con Hart che non può nulla ma gravissimo errore della difesa inglese che non riesce a chiudere di testa prima che il pallone arrivi al numero 9. Tabarez lo richiama in panchina al minuto 87 per crampi, lui che nemmeno doveva giocare. Gli inglesi provano il tutto per tutto, anche Hart sale e impatta di testa ma non trovano lo sbocco buono.
Finisce 2-1 per la Celeste. Leoni quasi in gabbia in direzione Londra. Certo, la matematica li tiene ancora in corsa ma per passare agli ottavi dovrebbe verificarsi una congiuntura di risultati favorevoli che avrebbero del miracoloso. Ma mai dire mai ad un Mondiale. L’Uruguay è vivo, Suarez portato in trionfo.