La peggiore situazione possibile e preventivabile. Quando sono stati sorteggiati i gironi per questi Mondiali, che Del Bosque non sia stato felicissimo di vedere Olanda e Cile, è fuori di dubbio. Ma tutto si sarebbe aspettato da questo inizio, tranne di doversi giocare la qualificazione così presto. E la sua Spagna, dopo esser stata devastata dall’uragano “orange” di Van Gaal nei primi 90 minuti, è già spalle al muro, costretta a non sbagliare più già contro il Cile.

E quale migliore scenario dello stadio più storico del Brasile può essere sfondo di questa splendida partita. Il Maracana, dopo aver visto per 10 secondi il lampo di Leo Messi, mette l’abito buono per la serata di gala, per ospitare i campioni del Mondo e dar loro la forza per non abbandonare la competizione.

Quantomeno Del Bosque potrà contare, anche se non gli risolveranno la partita, nei precedenti tra le due “Rojas” : delle dieci partite disputate, otto volte hanno vinto gli spagnoli, due i pareggi e nessuna vittoria cilena. L’ultima partita ufficiale tra le due squadre risale allo scorso Mondiale, quando gli spagnoli in una situazione simile di classifica, vinsero per 2-1. In quella occasione però era la partita finale del girone, con il Cile già qualificato. Nelle ultime due amichevoli, una vittoria spagnola nel 2011 per 3-2 ed un pareggio un anno fa a Ginevra per 2-2.

QUI SPAGNA – “Potrebbero esserci alcuni cambi. E’ un torneo corto e vogliamo provare a trovare la migliore soluzione possibile per vincere”. Queste le parole di Vicente Del Bosque all’indomani della sconfitta contro l’Olanda. L’allenatore spagnolo, come era prevedibile è stato preso di mira dalla stampa intera e da tutto il popolo spagnolo, chiaramente abituato a ben altri risultati. Per quanto riguarda gli undici che dovrebbero scendere in campo, i maggiori dubbi sono sulla conferma di Casillas (nel caso è pronto Reina). Sulle condizioni del portiere, in questi giorni è tornato Del Bosque : “vedrò mercoledì se farlo giocare, abbiamo parlato assieme per vedere di risolvere la situazione”. Altri dubbi sono sulle presenze o meno di Ramos e Diego Costa, che potrebbero essere sostituiti da Martinez e Torres che scalpitano. La situazione è critica. Del Bosque dovrà toccare quei tasti giusti per provocare la reazione dei suoi giocatori. ORGOGLIO E COMPETITIVITA’. Questi gli aspetti che possono ferire l’orgoglio di un campione. Che possono riunire una squadra sotto un unico tetto, un unico obiettivo. La situazione assomiglia molto a quella di quattro anni fa. Ma all’interno di questo parallelismo, bisogna fare attenzione a distinguere la condizione psico-fisica che attraversano i giocatori spagnoli, praticamente la stessa ossatura della squadra di oggi, pochi esclusi. La Spagna quattro anni fa era avida di successi (aveva vinto solo l’europeo nel 2008), vogliosa di riscatto e di far vedere al Mondo intero la propria supremazia. In quel caso il calendario aiutò molto Iniesta e compagni, che affrontarono prima l’Honduras (non il peggiore degli avversari), poi un Cile già qualificato, come già detto. Quest’anno la musica cambia. Il Cile, in queste condizioni, psicologiche e fisiche, è il peggiore avversario da affrontare. Perché gli spagnoli hanno la pancia piena dopo aver vinto due europei ed il Mondiale scorso. In più all’interno della squadra, i gruppi di giocatori di Barça e Real, vivono due situazioni diametralmente opposte. I primi vengono da una stagione disastrosa, devastante per mente e corpo. I secondi potrebbero essere scarichi dopo la vittoria della Champions. Per Del Bosque un compito arduo, ma non impossibile. In questi momenti torna in mente una frase di un altro sport, ma sempre d’attualità : mai sottovalutare il cuore di un campione.

QUI CILE – Sampaoli voleva a tutti i costi una vittoria nella gara d’esordio, ed è stato accontentato. Ed alla vigilia della partita con la Spagna, gongola all’idea di eliminare i campioni del Mondo. Ma non è così facile. Sicuramente il morale e l’inerzia è tutta dalla sua parte. Per quanto non possa rappresentare un test probante, la partita con l’Australia ha fornito le giuste indicazioni all’ex ct della U. de Chile. Sanchez è in uno stato di forma imbarazzante e potrebbe essere decisivo qualora la Spagna dovesse sbilanciarsi in attacco e lasciare qualche spazio di troppo agli avanti cileni. La sua vena realizzativa e di assistman delle ultime partite, fan si che le speranze di qualificazione aumentino a dismisura. Fa da contraltare al nino maravilla ed alla sua condizione atletica, quella del centrocampista juventino Arturo Vidal. La sua prestazione al debutto non ha rispettato i suoi standard, consapevoli però delle sue condizioni approssimative. Nonostante ciò, Sampaoli sta facendo di tutto pur di buttare nella mischia il suo giocatore di maggior valore. Potrebbe scendere in campo come rifinitore in un 3-4-1-2, riducendo al minimo il suo sforzo e i suoi ripiegamenti in fase difensiva, sacrificando Sanchez e Vargas che dovrebbero fare un lavoro in più. La scelta verrà presa sicuramente nelle ore che precederanno la vigilia della partita.

PROBABILI FORMAZIONI :

Spagna Cile