Non è finita come i Brasiliani desideravano. Non c’è stato alcun tratto di Joga Bonito, né azioni schiaccianti o roboanti gol. Un mite 0-0 anche a causa di uno strepitoso Guillermo Ochoa, portiere messicano che ha effettuato 7 parate decisive e ha fermato un Brasile comunque mai davvero pericolosissimo, frenato da una carenza in fase d’impostazione evidente. In mediana il duo Luiz Gustavo-Paulinho non sta dando i frutti sperati e l’innesto di Hernanes potrebbe dare qualche garanzia in più in fase d’impostazione. Il primo a parlare è ovviamente il Commissario Tecnico Felipe Scolari, il quale tenta di placare le emorragie di critiche e di difendere la propria squadra: “Ho visto buon calcio, le due squadre hanno deciso di tentare di segnare con qualità e forza fisica, ma la Seleçao ha comunque espresso un buon calcio. La squadra ha tenuto lo stesso sistema di gioco per 20 partite, qui giochiamo contro squadre di un altro livello, non bisogna dimenticarsi di questo”.

Felipao ci tiene poi a difendere i risultati finora conseguiti dalla sua squadra: “Tutto sommato siamo primi nel girone, il risultato è buono. Ogni avversario merita rispetto, non si può pensare di vincere sempre 3-0”. Dopo Scolari a metterci la faccia è Willian, che quest’oggi ha giocato i primi minuti Mondiali: “Giocare nella Seleçao non è mai facile, la pressione è tantissima”. Ma ammette che la prestazione della squadra non è stata delle migliori: “Al Mondiale è difficile, una questione di dettagli. Capita di trovare il portiere che fa una grande partita e questo è stato il nostro caso. Ochoa è stato pazzesco”. Dello stesso parere è l’attaccante Fred: “Ochoa ha compiuto dei veri e propri miracoli, siamo stati anche sfortunati”. L’attaccante, ancora senza gol e sostituito da Jo, però è fiducioso: “In allenamento stiamo provando nuove soluzioni e anche se non si vedono tutti i risultati nell’immediato, potremo far bene”. Anche Bernard non è catastrofico nel suo giudizio di fine partita: “Questo risultato non è una disfatta, abbiamo tempo per migliorare. Io sto bene, la squadra deve girare meglio, ma stiamo apportando le migliorie necessarie per arrivare pronti quando sarà il momento decisivo. La prossima è importante, ma siamo in testa al girone e padroni del nostro destino”.

Dulcis in fundo, per la Seleçao chiude la zona interviste Marcelo. Il primo commento è su un presunto fallo della difesa messicana in area di rigore su di lui: “Il difensore mi ha trattenuto e io sono caduto. Ero in vantaggio, avevo il controllo della palla. L’arbitro ha deciso di continuare e va bene così. Siamo focalizzati sul recupero e poi sulla partita contro il Camerun, che sarà decisiva”. Per il Messico si presenta in conferenza stampa il CT della Nazionale, Herrera: “Abbiamo fatto un’ottima gara, siamo stati bravi a tener strette le linee e a fermare i fantasisti brasiliani. E’ stato fondamentale il nostro portiere, Ochoa, che più volte si è rivelato provvidenziale”. Poi l’allenatore si lancia in quello che è il suo mantra dall’inizio del torneo: “Io sono venuto qui per vincere, altroché”. Basti pensare che il Messico non ha mai superato i quarti (raggiunti esclusivamente nelle edizioni Mondiali di casa del ’70 e del ’86) pur riuscendo sempre a superare la fase ai gironi. A prender parola dopo di lui è l’eroe di giornata, il sopra citato Guillermo Ochoa: “E’ stata una grande notte, è stato emozionato fare quelle parate a giocatori come Neymar o Thiago Silva. Sono consapevole di ciò che posso fare”. Ochoa per la prossima stagione non ha un contratto, è svincolato. Pensa che questa partita può essere un trampolino di lancio, a 29 anni? “Non ci penso a queste cose, per ora voglio concentrarmi sul Mondiale e spingere il nostro Messico fino a più lontano possibile”.