Il calcio italiano è povero ma alcuni dei nostri se ne sono andati in tempo per firmare contratti favolosi. È il caso di Fabio Capello, allenatore della Russia, che stanotte esordisce in Brasile contro la Corea del Sud (Gruppo H). Capelo è l’allenatore più pagato di questi Mondiali con uno stipendio di circa 6.7 milioni di sterline secondo il Telegraph.
Già 4 anni fa Capello percepiva una somma astronomica dalla federazione inglese, ma l’esperimento fallì. La sua presenza in panchina aveva acceso ancora di più le speranze degli inglesi di vedere la propria squadra protagonista, ma lo 0-4 contro la Germania chiuse di fatto l’esperienza britannica dell’ex tecnico di Milan e Juve.
Capello ha cominciato ad allenare la Russia nell’estate del 2012, quando firmò un contratto biennale rinnovato fino al 2018 a gennaio di quest’anno. Nelle qualificazioni la Russia ha fatto ampiamente il suo dovere, terminando il girone in testa davanti al Portogallo di CR7. Ma i Mondiali sono un’altra cosa. La Russia arriva a questo appuntamento senz afar rumore, consapevole anche della compromessa immagine del proprio paese dopo i fatti in Ucraina.
Lo stipendio di Capello vale circa il doppio del suo successore sulla panchina inglese, Roy Hodgson, che prende circa 3.5 milioni di sterline. E guadagna in una settimana più del ct del Messico Herrera in un anno. D’altronde è uno degli allenatori più quotati ormai da una decina di anni e ha serpe avuto contratti d’oro.
Quello che inizierà stanotte sarà il terzo Mondiale di Capello, dopo quello giocato nel 1974 (disastrosa la spedizione italiana quell’anno) e quello del Sudafrica. Nel ’74 Capello segnò l’unico gol degli azzurri in tutta la Coppa del Mondo.
Il fatto che la Russia ospiti (in teoria) i prossimi Mondiali non fa che aumentare la pressione affinché la squadra possa almeno fare una bella figura e qualificarsi per gli ottavi.