Sarà Uruguay-Costa Rica ad inaugurare il Girone D di questi Mondiali 2014. Le due compagini americane si affronteranno domani sera alle 21 (ora italiana) all’Estadio Castelao di Fortaleza (67.037 spettatori di capienza). La gara che anticipa di poche ore l’atteso match di debutto degli azzurri contro l’Inghilterra dell’italiano acquisito Hodgson, potrà già dire qualcosa di importante in chiave classifica. La Celeste di Oscar Tabarez, vincendo, metterebbe pressione alle altre due sfidanti di lì a poco in campo. È tra le due europee e la sudamericana, infatti, che sembra giocarsi il passaggio agli ottavi. Il Costa Rica, interprete del ruolo scomodo di Nazionale “cuscinetto” si presenta come la cenerentola del girone e proverà a sfruttare la minor pressione mediatica e di ambizione per dire la sua. Sulla carta non sembra esserci storia: nonostante si sia qualificata al Mondiale solo grazie alla vittoria nello spareggio contro la Giordania, la formazione guidata da Oscar Tabarez può contare su un ventaglio tecnico che non ha eguali nella formazione centroamericana. Basta fare due nomi, Suarez e Cavani, per capire di cosa si sta parlando. L’ipotesi poi di bissare il successo in terra verde-oro per i sudamericani è davvero suggestiva. La storia mondiale dell’Uruguay d’altronde parla chiaro e ad essa si affida tutto il popolo della Celeste. Il ricordo della vittoria del 1930, alla prima edizione della competizione intercontinentale ma, soprattutto, di quella ancora più sentita del 1950, il famigerato Maracanazo, ottenuta in Brasile proprio contro i padroni di casa, è ancora vivissimo.
Conquistato il pass per Brasile 2014 grazie al secondo posto ottenuto nel gruppo del Centro e Nord America, il Costa Rica torna invece a disputare un’edizione del Mondiale otto anni dopo l’ultima volta, quella di Germania 2006 a noi tanto cara. Per la squadra di Pinto sarà la quarta partecipazione alla competizione iridata. Obiettivo dichiarato, provare ad eguagliare il miglior piazzamento finora ottenuto, gli ottavi di finale ad Italia ’90, persi poi 4-1 contro la Repubblica Ceca.
Anche il bilancio degli scontri diretti tra le due formazioni è a favore dell’Uruguay con 6 vittorie e 2 pareggi. L’ultimo nel 2009, per la CONCACAF-CONMEBOL playoff, vinta dalla Celeste per 2-1 e valida per la qualificazione a Sudafrica 2010.
URUGUAY Unico dubbio per Tabarez resta il possibile impiego di Suarez, reduce dall’intervento al menisco del 22 maggio scorso, già nella gara inaugurale. Il bomber del Liverpool sta recuperando velocemente dal grave infortunio che lo ha pericolosamente allontanato dal Mondiale ma il ct potrebbe, e a ragione, scegliere di risparmiarlo per schierarlo al 100% nelle gare decisive con Inghilterra e Italia. Largo quindi al sempiterno Forlan, dotato di grande esperienza e di grande spirito d’adattamento, in coppia con Cavani. Recuperato anche il difensore-capitano Diego Lugano dopo la contusione rimediata in allenamento.
Tabarez, alla vigilia della gara, parla cercando di non sminuire il lavoro fatto dai suoi ragazzi senza però creare facili entusiasmi. Lui, che da quando siede sulla panchina della Celeste ha saputo entusiasmare il suo popolo con un crescendo di risultati importanti. Nel Mondiale del 2010 perse in semifinale contro l’Olanda per 3-2.
«Fino a qualche tempo fa si giocava per i soldi, non per la maglia. Nel 2006 abbiamo detto proprio questo: prima la Celeste. Ora veniamo da una preparazione che sta arrivando al suo punto più alto. Fatta eccezione per Suarez, tutti stanno bene, non ci sono incidenti di percorso e speriamo che continui così. La nostra forza, spesso, è quella di contenere le squadre avversarie. Massimo rispetto per gli avversari, ma ora l’obiettivo è battere la Costa Rica. L'abbiamo studiata, non danno punti di riferimento, soprattutto in avanti, dopo l’infortunio di Saborio hanno dovuto cambiare modo di giocare. Dietro poi si mettono con tre difensori, hanno un buon potenziale. E’ una partita che può risultare determinante per il resto del girone, una sconfitta potrebbe voler dire eliminazione».
Una partita che il tecnico affronterà, come dicevamo, probabilmente senza Suarez, in lizza per rientrare contro l'Inghilterra o contro l'Italia. Tabarez non vuole mettere fretta al suo giocatore più talentuoso, sa quanto può essere determinante poterlo sfruttare al massimo.
«Vediamo cosa succederà nei prossimi giorni, i carichi di lavoro aumenteranno, bisognerà scoprire come reagisce. Per noi è un giocatore importante, ma, ad esempio, contro il Venezuela abbiamo dimostrato di saper vincere anche senza di lui. Dobbiamo fare il suo e il nostro bene».
L'Uruguay si candida ad un posto in prima fila fra le pretendenti alla vittoria finale, ed è una delle nazionali più attese con 11 partecipazioni all’attivo: «La nostra forza è giocare per la Celeste, con questo spirito affronteremo il Mondiale. I miei giocatori sono uniti, hanno fiducia uno nell’altro. Abbiamo una Nazione intera che ci spinge, tutti hanno un sogno che è diventato il nostro».
PROBABILE FORMAZIONE Tabarez con un probabile 4-4-2. Come dicevamo dunque spazio, in avanti, a Forlan in coppia con Cavani. In porta l’ex laziale Muslera (tanti sono gli “italiani” o gli ex “italiani” in campo per la Celeste), con Pereira e Caceres sulle fasce e Godin (l’eroe dello scudetto dell’Atletico Madrid) e Diego Lugano centrali. In mezzo al campo, Perez o Gargano in coppia con Alvaro Rios. Sugli esterni Ramirez e Rodriguez.
COSTA RICA Alla quarta partecipazione la speranza è quella di centrare gli ottavi, eguagliando il risultato ottenuto ad Italia ’90. Pinto ha dovuto rinunciare a molti dei suoi giocatori chiave, ultimo in ordine di tempo il difensore Mora per una microfrattura al tallone destro che lo terrà fermo per almeno quindici giorni. Il giocatore sarà sostituito da Dave Myrie in forza all’Heridiano. Avevano già dato forfait Bryan Oviedo ma soprattutto Alvaro Saborio, grande trascinatore nella fase di qualificazione e che per un grave infortunio non potrà accompagnare i suoi alla conquista di un posto agli ottavi che avrebbe del portentoso. Occhi puntati allora al terminale offensivo che sarà Joe Campbell, classe 1992, in forza all’Olympiacos ma di proprietà dell’Arsenal.
PROBABILE FORMAZIONE Nel 5-4-1 voluto da Pinto troveremo l’ottimo Navas tra i pali, Gamboa e Diaz sulle fasce mentre i tre centrali saranno Acosta, Gonzalez e Umana. Borges e Tejeda in posizione centrale con, sugli esterni, Bolanos e Ruiz del PSV.
ARBITRO DEL MATCH Il direttore di gara sarà il tedesco Felix Byrch.