Non è bastata la pioggia, non è bastato il guardalinee, il Messico agguanta i primi 3 punti del Mondiale e si propone con un calcio forte e deciso, ben organizzato e letale. Giovani Dos Santos in maglia tricolore si rianima e trasforma palloni in caramelle da scartare dai compagni, Peralta soffia il posto ad Hernandez e sigla il gol vittoria. La difesa a 5 del tecnico Herrera tiene bene e dà sicurezza a tutti e undici gli uomini. I Camerunesi non impressionano né per gioco né per individualità, visto che per certi versi lo schieramento tattico degli uomini di Finke paiono ordinati come cereali affogati nel latte e Samuel Eto'o delude, essendo praticamente per tutta la partita marcato in modo asfissiante dall'avversario di turno.
Il Messico si presenta all’esordio mondiale con un difensivo 5-3-2, senza la punta di diamante Javier Hernandez, a cui il commissario tecnico Miguel Herrera preferisce Oribe Peralta. Il Camerun opta per un 4-3-3 roccioso che in fase difensiva si trasforma in 4-1-4-1 per una copertura totale del campo. L’obiettivo in questo caso sembra “prima non prenderle”, poi vediamo. Ma il Messico è agguerrito e parte subito forte, sfruttando le fasce: Layun è padrone della porzione sinistra del campo, ove fioccano cross e buone occasioni. All’11 il primo episodio che potrebbe sbloccare la partita: su cross di Herrera, Giovani Dos Santos appoggia di piatto in fondo alla rete, ma il guardalinee sbandiera un fuorigioco (inesistente) e il risultato rimane impattato sullo 0-0. I Messicani tuttavia non demordono dopo il torto arbitrale e continuano ad attaccare fino a che le energie sostengono i giocatori di Herrera. Il Camerun prende imbarcate da ogni parte, ma sembra resistere, non riuscendo però a tenere minimamente il controllo della palla.
La prima occasione per i Leoni d’Africa arriva attorno al 20’ quando Choupo-Moting mette in rete su calcio d’angolo, ma anche in questo caso il guardalinee alza la bandierina e il gol viene annullato. Questa volta la chiamata è giusta. L’occasione sembra aver svegliato gli africani che incominciano ad arrembare. E’ di Samuel Eto’o l’occasione più ghiotta del primo tempo per i camerunesi quando, su cross di Assou-Ekotto, tenta di piazzarla di piatto ma la palla esce a fil di palo. Al 24’ la terza occasione in una manciata di minuti: ancora Choupo-Moting colpisce di testa su corner, ma la difesa spazza. Dopo lo sfogo di Eto’o e compagni, il pallino del gioco lo riprendono gli avversari che al 28’ hanno un’occasione importante a pochi metri dalla porta di Itandje: Guardado porta avanti palla e tenta il cross che arriva nei pressi degli accorrenti Marquez e Moreno. I due però si ostacolano a vicenda e non riescono a concretizzare. I messicani hanno ancora l’opportunità di passare in vantaggio grazie al secondo gol di Giovani Dos Santos che viene però ancora annullato dal guardalinee per fuorigioco. In realtà però l’ultimo giocatore a toccare il pallone prima di Dos Santos è stato un camerunese, quindi il gol sarebbe valido. Dopo questa seconda decisione controversa il ritmo della partita fa calando e finisce in parità il primo tempo.
La seconda frazione inizia ancora nel segno del Messico: Peralta viene imbeccato dalla trequarti e si presenta a tu per tu con Itandje, ma il portiere è bravo a parare di piede e a deviare in corner. Il Messico continua a macinare gioco grazie ad un ottimo centrocampo che opprime gli avversari (Song a tratti sembrava totalmente estraniato dalla partita) e il gol arriva: grande combinazione del centrocampo che porta al tiro Giovani Dos Santos, Irandje para ma sulla respinta arriva Peralta (l’eroe dell’Olimpiade 2012) che sigla il primo gol all’esordio Mondiale. Dopo la rete, inizia una girandola di cambi in cui il Messico mette forze fresche in attacco (viene anche fatto entrare il Chicharito Hernandez) per mettere pressione ai portatori di palla avversari, mentre i Camerunesi optano per un deciso e totale 4-3-3, ma il gol non arriva.
Uno dei giocatori più in ombra è Samuel Eto’o che viene spesso mangiato dalla difesa avversaria e a cui non viene permesso di gestire il pallone in modo ottimale. Il guizzo a fil di palo del primo tempo resterà il suo unico highlight della partita. Al 78’ l’allenatore del Camerun Finke tenta il tutto e per tutto: fuori un macabro Song, dentro il veterano Webo. L’occasione per il gol arriva all’87esimo minuto: Eto'o fa filtrare la palla per Moukandjo che taglia alle spalle di Layun, ma sul suo cross rasoterra il centrale messicano Rodriguez spazza. Al 91’ è Ochoa a salvare il risultato, su un colpo di testa di Moukandjo. Posa plastica e risultato in cassaforte. All’ultimo Hernandez avrebbe l’occasione per festeggiare l’esordio in questo mondiale con un gol, ma il suo piatto a tu per tu con il portiere finisce alto. Ora il Messico è a pari punti con il Brasile, mentre il Camerun è a zero come la Croazia. I messicani si propongono come outsider per il secondo posto, mentre i camerunesi sono comunque da considerare come mina vagante. Riusciranno a strappare punti a qualcuno?