Il momento culmine della cerimonia di apertura dei Mondiali in Brasile doveva essere un simbolico calcio d'inizio data da un ragazzo paralizzato che avrebbe potuto alzarsi e calciare il pallone. Ed è andata più o meno così, anche se le telecamere della regia brasiliana non hanno dato a questo affascinante momento l'importanza che meritava.
Juliano Pinto, un ragazzo paralizzato dalla vita in giù, è riuscito a stare in piedi e a calciare debolmente il pallone grazie a un "esoscheletro", una struttura robotica che permette a persone paralizzate di muovere le gambe. Questa tecnologia è stata sviluppata dal dott. Nicolelis dell'Università di Duke, Stati Uniti.
Alla fine della cerimonia il dott. Nicolelis ha twittato un euforico "We Did it!", ma molti telespettatori non sono riusciti a cogliere il momento. Le telecamere infatti hanno inquadrato il ragazzo quando aveva già clpito il pallone, passando subito al palco su cui stavano per apparire Jennifer López e Pittbull per cantare l'inno ufficiale dei Mondiali "We are One".
Su Twitter molti utenti si sono lamentati per non aver potuto vederlo. Juliano Pinto era uno degli otto volontari che avevano partecipato al progetto. "Toccava a Juliano mettersi l'esoscheletro, ma è come se lo avessero indossato tutti loro. È stato un grande risultato per queste persone e per la scienza"