Roy Hodgson è fiducioso, conscio di essere alla guida di un gruppo perfettamente calato nell'atmosfera Mondiale. L'Inghilterra si presenta in Brasile ambiziosa, per nulla intimorita da un'urna beffarda che ha posto i leoni di sua maestà nello stesso raggruppamento di Italia e Uruguay. Un perfetto mix di giovani talenti e uomini d'esperienza quello guidato dal tecnico apprezzato nel nostro paese ai tempi dell'Inter e ora di nuovo sul cammino della Nazionale azzurra. L'esordio nella torrida Manaus si presenta come un dentro-fuori, una sorta di spareggio in grado di lanciare chi uscirà vincitore verso i dolci lidi degli ottavi di finale “Stiamo meglio rispetto all’Europeo di due anni fa. Stiamo preparando il Mondiale dal 2012. Allora ebbi pochi mesi per avviare il mio lavoro, ora ci conosciamo meglio e il meccanismo è più rodato. Da un mese siamo invece con la testa sulla gara con l’Italia. E’ importante due volte: per la qualità dell’avversario e perché è l’esordio mondiale”
L'incoronazione di Pirlo, che Hodgson conosce bene dai tempi milanesi "Pirlo è un calciatore fantastico ed è l'ago della bilancia dell'Italia, ma l'Italia non è solo Pirlo".
Non può mancare il ricordo dell'avventura del '94 alla guida della selezione svizzera "Con gli anni che passano, un tecnico rischia di perdere entusiasmo, energie e vitalità. Io mi auguro di aver conservato queste doti”
Roy sorride, perché Gerrard ha smaltito il problema all'inguine e sarà regolarmente in campo. La nota dolente è Welbeck, fondamentale nello scacchiere di Hodgson. Il calciatore del Manchester United ha abbandonato anzitempo l'allenamento per un problema alla coscia destra, prontamente fasciata. A pochi giorni dall'esordio resta in dubbio, pronte due alternative. Sterling o Milner, il primo per un'Inghilterra più offensiva, il secondo per uno schieramento più equilibrato.
Tutto fatto nel reparto arretrato. Hart rappresenta l'incognita, non nuovo a errori importanti in partite decisive. Cahill guida una difesa ormai collaudata, completata da Johnson, Baines e Jagielka. La mediana è territorio di un duo reds, Gerrard - Henderson. Abbonda la qualità sulla trequarti. Lallana, esterno autore di una splendida stagione con la maglia del Southampton, coronata da 9 reti e 8 assist in 38 partite di Premier,parte da sinistra e compone il tridente, con Rooney e Welbeck, se in condizione, alle spalle del folletto Sturridge.