Intervenuto in conferenza stampa, il centrocampista della Juventus si è espresso su vari argomenti, quali la competitività degli azzurri, i time out e la forma fisica, importante come non mai in questo Mondiale. Spende belle parole per l’ambiente azzurro, il clima è ottimo, vista anche la presenza delle famiglie. Passando al campo, avverte di non abbassare la guardia con gli inglesi, diversi dal 2012, visti gli innesti di giovani interessanti, come Sterling o Sturridge. Certo, Italia ed Inghilterra sono differenti sotto vari aspetti, gli azzurri hanno dalla loro il palleggio e la manovra, gli inglesi la prestanza fisica e le ripartenze, avendo velocisti come Theo Walcott. Non si sbilancia sui probabili undici che scenderanno in campo sabato a Manaus, dove il clima sarà l’opposto del ritiro azzurro. Attualmente si sta cercando di dare maggior importanza alla fase arretrata, apparsa non in stato di grazia nelle ultime uscite.
Fondamentali in durante la rassegna brasiliana i time out, pause di due minuti a metà di ogni tempo "Si respira un'aria molto positiva, c'è un ambiente perfetto per noi, al di là della possibilità di avere con noi le famiglie. L'Inghilterra? E' diversa dall'ultimo Europeo, è arrivata gente nuova come Sturridge, ma anche noi abbiamo più esperienza. Siamo due nazionali con caratteristiche differenti, stiamo lavorando sul possesso palla e le ripartenze, ma per affrontarli non dobbiamo cambiare il nostro modo di giocare. Occorre però stare attenti perché loro sono forti fisicamente e hanno giocatori molto veloci.
"A Manaus poi ci sarà un altro clima rispetto a qui e l'abbiamo visto già contro il Fluminense. Il fatto di aver lavorato così bene ci aiuterà. Poi conteranno le motivazioni, vedremo come andrà. Io collante? E' una definizione che mi calza bene, visto che posso fare tanti ruoli. Rispetto a 4 anni fa ho più esperienza e sto meglio fisicamente"
Per Marchisio non conta essere sempre titolari, ma avere una buona forma fisica. La sua stagione non è iniziata non benissimo, visto l’infortunio in Supercoppa ad agosto scorso, che ha spalancato le porte a Poul Pogba. L’aver giocato poco in stagione potrebbe favorire la forma e la resistenza del centrale di centrocampo azzurro, ma in questi casi, meglio essere scaramantici, tiene a precisare lo juventino. Anche sulla crescita personale si è raccontato il numero 8, considerandosi cresciuto rispetto alla sfortunata spedizione sudafricana di quattro anni fa.
Su Marcello Lippi invece non contesta la sua scelta di ritornare in azzurro dopo Euro 2008, (ritenuto da lui stesso il suo più grande errore), appellandosi alla libertà di scelta del tecnico campione del Mondo nel 2006, ma ora bisogna voltare pagina: "È normale che uno desideri essere sempre titolare nel club o in Nazionale. Si parla più di Buffon e Pirlo perché sono fuoriclasse ed è giusto parlare di loro. Detto questo, non cerco le copertine. Ciò che conta è stare bene fisicamente. A inizio stagione non sono partito benissimo per problemi fisici, ma dentro di me volevo essere protagonista in questo momento. Il futuro? Può sembrare tutto a posto, i contatti sono lunghi ma poi le cose possono cambiare, anche se non parlo per me. L'anno scorso avevo bisogno di un chiarimento che c'è stato. Ma anche se mi fossi trovato in una situazione del genere, l'avrei accantonata perché il Mondiale è la cosa più importante e penso solo a questo.
"Io più pronto perché ho giocato meno in stagione? Potrei fare dei gesti... per scaramanzia. Durante l'anno ho avuto dei problemi importanti al ginocchio e al piede. Poi sono tornato ai livelli a cui speravo. il fatto di aver giocato di meno a inizio stagione mi ha portato ad essere più fresco adesso e lo si è visto dai test. Ora dobbiamo mettere in campo il grande lavoro fatto. Siamo una grande Nazionale e l'ottimismo dobbiamo averlo. Con Prandelli abbiamo fatto sempre grandi cose all'Europeo e Confederations Cup. Rispetto al 2010, il girone è molto più difficile, ma non dobbiamo cercare alibi. Cominciamo con la partita più importante, anche se pure all'Europeo siano partiti con un pareggio e poi siamo andati avanti".