Siamo a Sarajevo, è Ottobre, sembrerebbe una serata come tutte le altre, fredda, piovosa, ma nelle strade si è riversata tutta la città, che in festa ringrazia in suoi beniamini, per averle regalato finalmente qualcosa di cui gioire; il calcio ha riportato la gente di tutte le religioni in piazza per festeggiare la storica qualificazione della nazionale di Susic a Brasile 2014. Se si è amanti dello sport, in questo caso parliamo di calcio, e delle emozioni che esso sa darti, quello che è successo in quei giorni a Sarajevo, e in tutta la Bosnia, ti coinvolge, ti fa capire che lo Sport va oltre; le lacrime di Dezko e Pjanic che si abbracciano per aver conquistato il sogno, la possibilità di giocare la Coppa del Mondo, per aver dato al loro popolo la possibilità di gioire e di dimenticare, anche soltanto per una semplice nottata, anni di ingiustizie, di catastrofi e di morti.

La Nazionale della Bosnia ed Erzegovina, iscritta alla FIFA dal 1996 e all’UEFA dal 1998, è alla sua prima partecipazione storica a una fase finale di un Mondiale, rappresentando l’etnia dei bosgnacchi, ovvero dei musulmani di questa nazione. Le altre etnie, i serbi e i croati, tifano per le altre due compagini nazionali.

La Strada per il Brasile

La Bosnia, guidata dall'esperienza del tecnico Susic, arriva al Mondiale da vincente del Gruppo G, davanti alla Grecia di Mitroglou, e con il terzo attacco delle qualificazioni Europee, mettendo a segno ben 30 goal. Dzeko e compagni sono riusciti ad imporsi in un girone non impossibile, ma hanno dimostrato un'ottima solidità e una gran facilità nel trovare la via del goal.

Il Girone

I bosniaci sono stati inseriti nel gruppo F con Argentina, Nigeria e Iran. Sulla carta solo la Seleccion è nettamente superiore, per il resto sarà decisiva la sfida contro gli africani in programma nella seconda giornata. L'obiettivo è stato quindi fissato: passaggio obbligatorio agli ottavi di finale.

Convocazioni

Mister Susic ha convocato 24 giocatori; la prossima settimana si saprà il nome dell'unica riserva per il Mondiale. Ecco la lista dei 24:

1. Asmir Begovic (Stoke City); 2. Asmir Avdukic (Borac Banjaluka); 3. Jasmin Fejzic (Aalen); 4. Muhamed Besic (Ferencvaros); 5. Emir Spahic (Bayer Leverkusen); 6. Avdija Vrsajevic (Hajduk Spalato); 7. Sead Kolasinac (Schalke); 8. Ermin Bicakcic (Eintracht Braunschweig); 9. Ervin Zukanovic (Zeljeznicar Sarajevo); 10. Mensur Mujdza (Friburgo); 11. Toni Sunjic (Zorya Luhansk); 12. Ognjen Vranjes (Sanica Boru Elazigspor); 13. Miralem Pjanic (Roma); 14. Senijad Ibricic (Kayseri Erciyesspor); 15. Senad Lulic (Lazio); 16. Zvjezdan Misimovic (Guizhou Renhe); 17. Sejad Salihovic (Hoffenheim); 18. Haris Medunjanin (Gaziantepspor); 19. Izet Hajrovic (Galatasaray); 20. Edin Dzeko (Manchester City); 21. Vedad Ibisevic (Stoccarda); 22. Edin Visca (Buyuksehir Belediyespor); 23. Anel Hadzic (Sturm Graz); 24. Sven Tino Susic (Hajduk Spalato).

Formazione tipo

Questa la probabile formazione della Bosnia: 4-4-2 Begovic, Bicakcic, Vrsajevic, Spahic, Lulic, Misimovic, Salihovic, Medunjanin, Pjanic, Ibisevic, Dzeko. Unica variante potrebbe essere un 4-2-3-1 con Dzeko unica punta e Hajrovic preferito ad Ibisevic, con Salihovic avanzato sulla trequarti.

I Giocatori Chiave

Mai la Bosnia aveva potuto disporre di una rosa cosi compatta e con almeno un giocatore di livello in ogni reparto. In difesa spiccano l'esperienza del capitano Spahic e, dopo l'ottima stagione alla Lazio, la duttulità di Lulic. Spahic, 33 anni, milita nel Bayer Leverkusen e ha totalizzato ben 72 presenze con la maglia della nazionale. Senad Lulic, 27 anni, è uno degli uomini mercato della Bosnia. Lulic è reduce da un'ottima stagione, dove ha ricoperto sia il ruolo di terzino che quello di esterno alto nel 4-2-3-1 di Reja.
Probabilmente il centrocampo è il reparto più importante della rosa a disposizione di Susic. Spicca su tutti Miralem Pjanic, stella della Roma, che in questa stagione con le sue prestazioni sempre in crescendo, è stato uno degli artefici del successo della squadra guidata da Rudi Garcia. Pjanic, classe 1990, è un centrocampista eclettico dalla grandissima tecnica, capace di adattarsi a giocare anche nei tre di centrocampo, ma devastante nel ruolo di trequartista, dove grazie alla sua imprevedibilità è in grado di fare la differenza, anche in una competizione come la Coppa del Mondo. Da tenere d'occhio anche Salihovic, centrocampista dell'Hoffenheim, autore di 11 reti in stagione.

Sembra strano, mentre Prandelli è alle prese con mille grattacapi per scegliere gli attaccanti da portare in Brasile, il C.T. Susic convoca soltanto due attaccanti: Ibisevic e Dzeko. Naturalemente la punta di diamante è Edin Dzeko, fresco vincitore della Premiere League con la maglia del Manchester City. Dzeko è stato protagonista di una stagione di alti e bassi, dove per la prima volta si è trovato a ricoprire il ruolo di riserva, senza però mai perdersi d'animo, e facendosi sempre trovare pronto. Infatti la punta bosniaca è riuscita a mettere ben 26 goal in tutta la stagione.

Il Commissario Tecnico

La Bosnia è nelle mani di Safet Susic, C.T. dal 2010. Da giocatore ha vestito le maglie del Sarajevo e poi del Paris Saint Germain, dove rimase per ben 9 anni, segnando 92 goal; con la Jugoslavia ha collezionato 54 presenze segnando 21 goal. Nel 1994 comincia la carriere di allenatore, che lo porterà alla guida della Nazionale Bosniaca nel 2010. Il suo modulo preferito è il 4-4-2. Curiosa una sua esternazione di alcuni giorni fa, dove vietava ai suoi giocatori di fare sesso prima delle partite, ma dando loro il permesso di "masturbarsi".
Riuscirà Susic a guidare i suoi almeno agli ottavi di finale???