Ancora loro, dopo Euro 2012 l’Italia ritrova la nazionale inglese di Roy Hogdson. A Kiev gli azzurri riuscirono ad avere la meglio grazie ai rigori, tante volte maledetti, ma favorevoli in quel frangente. Nel sorteggio del 6 dicembre “I tre Leoni” inaugureranno il Mondiale a Manaus contro gli azzurri. Non certo tra le favorite del Mondiale, ma dalla storia straordinaria. La squadra è arrivata alla rassegna iridata senza particolari affanni, durante le qualificazioni Rooney & Co. hanno ottenuto il primo posto nel girone, tallonati dall’Ucraina, eliminata poi ai play-off. Reduci dalla vittoria contro la Danimarca nel match giocato a marzo, gli inglesi affronteranno negli ultimi test mondiali Ecuador e Honduras, a Miami, destinazione scelta per il ritiro, per poi trasferirsi in Brasile.

Per quanto riguarda le 23 scelte dell’ex allenatore dell’Inter, la squadra è certamente votata alla linea verde, viste le convocazioni dei talenti che sono emersi in questa stagione di Premier: Adam Lallana e Luke Shaw del Southampton, a discapito di Cole. Altro giovane su cui puntare gli occhi è Ross Barkley, in forza all’Everton. Tra i convocati a sorpresa troviamo anche Ricky Lambert, non certo conosciutissimo ma dal gol facile (ne ha messi a segno 106 in cinque anni al Southampton). La sua storia in nazionale è cominciata a ben 31 anni, con la prima convocazione l’8 agosto 2013, ha segnato anche 2 gol in 4 caps. Tutto ovviamente gira intorno ai vari Rooney, Gerrard, Lampard e Hart, in poche parole la spina dorsale del gruppo inglese. Non solo talenti, ma anche grandi esclusi dalla manifestazione brasiliana: Terry, Lescott, Defoe e Walcott, nomi che sicuramente hanno fatto discutere oltremanica, scelte che hanno inasprito ancor di più il rapporto tra Roy Hogdson e i media. La formazione tipo sarà un 4-3-3, con le due ali del Liverpool, Sturridge e Sterling a supporto del goleador Rooney, vedremo se l’asso dello United arrivarà in forma al Mondiale. Centrocampo con i soliti Gerrard e Lampard, con loro Wilshere. Difesa con Baines, che quest’anno ha fatto meraviglie all’Everton, centrali Cahill e Smalling, a destra Johnson, in porta ovviamente Joe Hart.

La nazionale inglese, pur essendo tra i pionieri del football, non ha mai avuto un grandissimo feeling con la Coppa del Mondo. L’unico trionfo è datato 1966, i mondiali di casa furono favorevoli, negli anni successivi il bottino è stato alquanto magro, il risultato migliore è stato un quarto posto ad Italia 90. Non qualificatasi ai Mondiali di USA 94, non riesce a superare lo scoglio dei quarti di finale, lo stratega Roy si aspetta di poter smentire tutti gli scettici. Gli inglesi debutteranno appunto contro gli azzurri, per poi sfidare il 19 giugno l’Uruguay di Luis Suarez ed Edinson Cavani ed infine l’ultima partita contro l’out-sider Costa Rica, il 24 giugno. Nell’ultimo Mondiale la squadra allenata allora da Fabio Capello, usci agli ottavi di finale, surclassata per 4 a 1 dalla Germania. Che cosa avrà in serbo Roy Hogdson per quest’anno? Aspettiamo il 14 giugno a Manaus.