"Believe", credere. Crederci. José Mourinho indica la via e il Chelsea si getta nel fuoco della Champions, con gli occhi vivi, accesi. Il Psg calca il manto inglese e sente di colpo sciogliersi le certezze di contratti milionari. Vince di testa il Chelsea, vince José. Crolla il mito parigino, si spegne la flemma di Blanc, impaurito al cospetto dell'orso portoghese. Il calcio è bello, quanto semplice. Premia, spesso, chi osa. Non tentennano i blues, addirittura tre punte nel finale, una spinta costante, anche dopo l'uscita di Hazard. Il destino sceglie due panchinari di lusso, Schurrle e Demba Ba, per coronare un'impresa. Un undici guerriero, uno scenario meraviglioso. Un finale con il pubblico, in piedi, dodicesimo uomo in campo. Ibrahimovic osserva la partita, da fuori. Il volto si colora di paura con lo scorrere dei minuti e si tinge d'amarezza nel recupero della speranza. Il sogno europeo è infranto, per lui e per lo sceicco. Non per il Chelsea. Non è la squadra più forte quella di Mourinho, ma è ancora tra le prime quattro, è sempre tra le prime quattro.
Mourinho ritrova Eto'o e rimpiazza Ramirez, squalificato, con l'eterno Lampard. Blanc, senza Ibra, sceglie Lucas e non Pastore.
Come prevedibile è il Chelsea a far la partita. Il Psg aspetta, addormentando il gioco con un fraseggio sapientemente orchestrato da T.Motta. Il primo squillo arriva al nono. Oscar salta Jallet e cerca con l'esterno Eto'o, ma il Psg si salva in corner. Verratti, in serata no, rischia con un maldestro retropassaggio al 13', ma il pericolo, serio, si manifesta al minuto 28. Punizione velenosa di Lampard, deviata. Sirigu, attento, si distende e respinge il pallone pronto a insaccarsi sul primo palo. Antipasto del vantaggio blues che giunge quattro minuti dopo. David Luiz prolunga una rimessa laterale, sulla quale si avventa Schurrle, da poco entrato al posto di un acciaccato Hazard, che non perdona. Disattento Lucas nell'occasione. 1-0 e qualificazione in bilico. Ancora Chelsea al 37'. Cahill ha una buona chance sul maldestro disimpegno di Cavani, ma non trova la porta. Al riposo il Psg è ancora in semifinale.
Le parole di Mourinho, all'intervallo, scuotono ulteriormente un Chelsea già padrone della partita e tra il 52' e il 53' i padroni di casa scuotono i legni di Sirigu due volte. Prima la traversa di Schurrle, dopo un pallone perso malamente da Verratti, poi il montante colpito da Oscar dal piazzato. Blanc capisce il momento e prova a ricucire il suo Psg. Fuori Verratti, dentro Cabaye. Mourinho richiama un eroico Lampard e si gioca la doppia punta. In campo Demba Ba. Una spizzata del centravanti regala un buon pallone a Schurrle, ma l'ex Bayer non riesce a imprimere forza al tiro al 68'. Il Psg, respinta l'ondata blues, torna a uscire dal guscio. Cavani, in posizione centrale, stante l'assenza di Ibra, tenta di colpire col sinistro, ma non inquadra lo specchio al 72'. Dopo una pericolosa conclusione di Maxwell, il Psg spreca il colpo da K.O. Pastore illumina Stamford Bridge con un lancio d'autore per Cavani. Il matador controlla splendidamente, ma col sinistro calcia alto. Il finale è una corrida. Nel Chelsea Torres per Oscar. Thiago Silva guida una difesa messa sotto pressione da continui spioventi. Al minuto 87 la svolta. Azpilicueta conclude da fuori. Il tiro, sporco, giunge nell'area piccola, dove Demba Ba è più lesto di Maxwell. 2-0.Mourinho corre sotto la curva, rialza i suoi. Indicazioni per tutti nel boato di un pubblico vestito a festa. Quando Cech, al 94', dice no a Marquinhos, si spengono le luci. Il Psg, rimandato, si interroga sulla sua crescita. Mourinho sorride e aizza la folla. "Believe".