Il miglior Milan della stagione, indubbiamente, contro il peggior Atletico, eppure vincono loro. In una partita dominata per un'ora buona, i rossoneri vengono bloccati dai legni e da Courtois, e finiscono per capitolare nel finale. Una sola amnesia difensiva della coppia Abbiati-Abate, con il primo che non esce sulla deviazione a campanile del secondo, e la frittata è presto fatta. Delusione per gli oltre 70mila di San Siro, che hanno però potuto ammirare finalmente un Milan degno di questo nome, che a tratti si è dimostrato superiore agli avversari, per gioco, grinta e voglia di vincere.

L'inizio di match dei Colchoneros è arrembante, ma i rossoneri trovano ben presto la quadratura del cerchio, prendendo adeguatamente le misure agli spagnoli, oltre al predominio del campo. Taarabt è in serata, e si capisce subito. Al 14' grande duetto con De Sciglio, assist per Kakà, che esplode un gran sinistro a giro dal limite, che si stampa sulla traversa. Il Milan c'è, e San Siro lo capisce, cresce l'incitamento. Un intervento killer di Insua estromette un ottimo De Sciglio dalla partita, ed il terzino dei Colchoneros la scampa con un cartellino giallo, grazie alla clemenza di Proença. Il Milan non abbassa la pressione, ed è ancora Taarabt ad innescare Poli in mezzo all'area, la zuccata della mezzala rossonera si ferma sul palo, complice la miracolosa deviazione di Courtois.

Il Milan non ci sta, e ci prova ancora; su assistenza di tacco di Balotelli, Kakà calcia di destro dalla stessa posizione della traversa precedente, e stavolta la sfiora soltanto, a Courtois battuto. Nel calcio conta chi segna, ed il primo tempo si conclude 0-0, nulla di fatto, nonostante le numerose occasioni capitate, compreso un piattone destro di Balotelli dal limite, che esce a lato non di molto.

Dagli spogliatoi, l'Atletico esce più concentrato e determinato, ma nel primo quarto d'ora è ancora il Milan a mantenere il predominio territoriale del campo, pur senza creare particolari circostanze per segnare. Forti di un calo fisico del Milan e di qualche spazio in più, i ragazzi di Simeone escono alla distanza ed iniziano a mettere in mostra qualche sprazzo del gioco spumeggiante che li ha contraddistinti per tutta la stagione. Un Diego Costa fino a quel momento non pervenuto, entra nel vivo del gioco, e da killer vero punisce. Minuto 82', corner per gli ospiti. Sulla battuta del capitano Gabi, una maldestra deviazione di Abate sul primo palo fa impennare la sfera sul secondo palo, Abbiati non esce e copre male il suo palo, così Diego Costa insacca di testa, anticipando anche il compagno Miranda. A San Siro è notte fonda, un finale che ricorda molto quello contro il Tottenham di due stagioni orsono. Un gol immeritato, che taglia le gambe, ma la dura legge del gol cantata da Max Pezzali colpisce senza pietà.

Segnali incoraggianti per mister Seedorf, che ha potuto ammirare un Milan che ha le sembianze di quello che lui vorrebbe plasmare da qui alle prossime stagioni. Ottime le prove degli uomini del reparto avanzato, Taarabt e Balotelli su tutti, Kakà a sprazzi. Al ritorno servirà un'impresa, nel fortino dei Colchoneros, che nel loro Vicente Calderon non perdono mai, e segnano a valanga. Le imprese, in Champions, sono all'ordine del giorno, e sarebbe sbagliato non crederci, soprattutto alla luce di una prestazione positiva come quella di stasera.

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Alberto Coriele
C è chi dice che il calcio sia questione di vita o di morte; non concordo con questa affermazione; posso assicurarvi che è una questione molto, ma molto più seria