Inizia con un successo il 2014 del Real Madrid che a Doha supera 1-0 il Paris Saint-Germain, lo stesso risultato ottenuto nel test disputato lo scorso luglio a Göteborg. In terra svedese aveva deciso un gol di Benzema, stavolta il match winner è stato Jesé Rodriguez che al 19’ ha firmato il gol vittoria. Il PSG torna dal Winter Tour in terra qatariota comunque soddisfatto per aver giocato alla pari, se non addirittura meglio in alcuni tratti, degli iberici.

Per Blanc quello del Khalifa International Stadium non è un semplice allenamento, guai a pronunciare questa parola quando si gioca contro squadre del livello del Real, certamente un banco di prova importante per alzare l’asticella in vista delle partite da dentro o fuori di Champions. Il tecnico dei parigini sceglie il 4-3-3 stile Ligue 1. Occasione importante per Digne, non esaltante la sua prima parte di stagione, titolare a sinistra con van der Wiel a destra, capitan Thiago Silva e Alex centrali. A centrocampo il trio Matuidi, Thiago Motta e Verratti, mentre in attacco Cavani e Lavezzi sostengono Ibrahimovic. Ancelotti deve fare a meno di alcuni assenti (su tutti Casillas e Fabio Coentrão). Davanti a Diego Lópes i centrali sono Sergio Ramos e Nacho Fernández, Casado e Arbeloa i terzini. In mediana Xabi Alonso e Illarramendi, con José Rodríguez trequartista dietro al tridente in cui Cristiano Ronaldo a sinistra e Jesé a destra assistono Morata.

Che è un’amichevole di nome, ma non di fatto, lo si capisce sin dalle prime battute: squadre aggressive, ripartenze veloci e rapidità di palleggio. Ed è il PSG a interpretare meglio il primo tempo, facendo capire al Real che ha trovato pane per i suoi denti. Se c’è qualcosa che può essere imputato ai francesi è l’imprecisione sotto porta: è passato da poco il quarto d’ora, quando Cavani ha la palla del vantaggio, ma si fa chiudere in uscita da Diego López. La più classica delle leggi del calcio (gol sbagliato, gol subito) vale anche a questi livelli: Illarramendi anticipa Thiago Silva e riesce a scaricare su Morata, da questi verticalizzazione precisa che mette in porta Jesé (bravo a scattare sul filo del fuorigioco) e Sirigu non può nulla sul diagonale preciso del ventenne spagnolo. Da apprezzare la reazione dei parigini che buttano il cuore oltre l’ostacolo, ma non riescono a pareggiare: Cavani non arriva sulla conclusione provata da Digne, poi sono Matuidi e di nuovo il Matador ad avere le occasioni giuste per ripristinare gli equilibri.  Prima dell’intervallo il Real Madrid potrebbe chiuderla, replicando in fotocopia l’azione del vantaggio: Cristiano Ronaldo detta la verticale a Morata che anticipa Sirigu, ma il palo salva il PSG.

Nella ripresa entra in campo un Real-2 con undici volti nuovi, mentre Blanc diluisce i cambi verso la parte centrale della seconda frazione. Dunque dura solo un tempo l’apparizione di CR7, con delusione degli spettatori sugli spalti, mentre Ibra uscirà dopo un’ora di gioco abbondante. Nel Real prende in mano la situazione Marcelo che potrebbe mandare in gol Benzema, ma l’attaccante francese si vede il tiro respinto dalla traversa. Con tutte le sostituzioni effettuate saltano gli schemi in campo: Thiago Silva si improvvisa Pirlo e con un lancio dai 30 metri trova scoperta la difesa merengue, Coman salta il nuovo portiere Jesús Fernández e viene chiuso in angolo. Dalla bandierina Rabiot di testa manca di poco il bersaglio. L’ultima fiammata la prova in pieno recupero Lucas: l’azione promette bene, ma la conclusione del brasiliano termina a lato.