Come agli ottavi della scorsa Champions League, sarà ancora Bayern-Arsenal. Forse di buon auspicio, di sicuro non un buon sorteggio. La cavalcata alla conquista della coppa dalle grandi orecchie l'anno scorso cominciò proprio contro i Gunners, sempre allenati sapientemente da Arsene Wenger. La vittoria all'andata dei bavaresi fu netta, senza appello, 3-1 a Londra e tutti a casa. Al ritorno, l'eccessivo rilassamento del Bayern condusse l'Arsenal ad un passo dall'impresa, fermandosi sul 2-0 all'Allianz Arena.
L'Arsenal di quest'anno però è tutt'altra cosa. Ha un Ozil in più, ed il tedesco è ben conosciuto dalle parti dei bavaresi, non sono dettagli. Da solo in testa alla Premier, nonostante l'ultimo passo falso contro il City, che ha recentemente fermato anche il Bayern in Champions. La corazzata di Guardiola, se vuole confermare il Treble firmato Jupp Heycknes, non dovrà assolutamente sottovalutare i Gunners, sicuramente l'insidia più grande in seconda fascia.
Il Bayer Leverkusen, che partiva dalla seconda fascia, sfiderà i milioni del PSG, e quell'attacco Ibra-Cavani che farebbe paura a chiunque. Fossero solo loro le insidie: la macchina modellata da Leonardo e guidata da Blanc, quest'anno ha sbagliato pochissimo ed è saldamente in testa alla Ligue 1, e in ogni reparto presenta elementi di livello mondiale. In difesa, la sicurezza brasiliana di Thiago Silva, Alex e Marcos; a centrocampo, la qualità made in Italy di Verratti e Thiago Motta. Una rosa costruita a suon di saccheggi nel mercato italiano, e che sembra pronta a lottare per la finale. Quindi, impresa davvero ardua per le aspirine, che la metteranno sul piano del ritmo e della freschezza atletica, avendo dalla loro parte una carta d'identità più giovane. Sarà una bella sfida anche per il nostro Giulio Donati, che affronterà moltissimi campioni che fino a poche stagioni orsono ammirava nel campionato di Serie A.
Affila le armi lo Schalke 04 di Kevin Prince Boateng, a cui l'urna poco benevola di Nyon ha riservato il Real Madrid di Carletto Ancelotti. Una squadra ed un allenatore che della Champions League hanno fatto il proprio habitat naturale, anche se i blancos non alzano la Coppa dalle grandi orecchie dal lontano 2002, in finale proprio contro una tedesca, lo sciagurato Bayer Leverkusen di quella stagione. Inutile citare i solisti nel coro del mister di Reggiolo, che probabilmente ha a disposizione la rosa più competitiva d'Europa. La squadra di Trares, che si è qualificata all'ultima giornata a danno del Basilea, dovrà sperare in un'impresa, affidandosi ai suoi uomini migliori, come Boateng, che vanta un'ottima esperienza nella competizione ed il giovane Draxler, che continua a stupire. Difficile recuperare l'infortunato Huntelaar per la doppia sfida con il Real, e questa sarà un'assenza davvero pesante.
Esce con il sorriso da Nyon, invece, il Borussia Dortmund di Jurgen Klopp. La rocambolesca classifica avulsa ha permesso ai gialloneri di presentarsi al sorteggio in prima fascia, e la mano benevola di Luis Figo ha estratto lo Zenith di Spalletti, una delle pretendenti più deboli presente nell'urna. Come si è soliti dichiarare, nessuna squadra va sottovalutata, ma in cuor suo Klopp è consapevole che la dea bendata è andata dalla parte giusta. Forse l'urna ha voluto restitutire al BVB ciò che gli infortuni di questa stagione hanno tolto finora, relegando il Dortmund lontano dalla vetta della Bundesliga e ad un passo dall'eliminazione in Champions. Se la finale della scorsa stagione a Wembley è un lontano ricordo, l'ottavo di finale contro i russi può essere un ottimo viatico per rientrare tra le prime 8 in Europa e, perchè no, sognare in una nuova impresa, per salvare una stagione fallimentare. L'istrionico Klopp ora può sorridere, ma guai a cantar vittoria.