Ride Dortmund, piange Napoli. Dalla Francia all'Italia, dai numeri ai conteggi. Un sospiro di sollievo di Klopp a far da contraltare alle lacrime di Higuain. Il girone più bello termina in volata, con il pipita che illude il San Paolo e Grosskreutz che spegne i sogni di gloria. Sventolano, in tripudio, le bandiere giallonere, confinate nell'angolo del Velodrome, eppur mai ammainate. Passa la squadra più forte, il Borussia, per organico e gioco, ma stenta ancora in questa stagione maledetta. Apre Lewandowski, risponde Diawara, il resto è il cuore del Marsiglia, che, in dieci, espulso Payet, alza una trincea fatta di orgoglio e abnegazione. Crolla a un passo dal punto del sudore, ma esce tra gli applausi. Comincia bene, nonostante la sconfitta, il nuovo corso. Resta quindi nel gota europeo la finalista della scorsa edizione. Meno scintillante, altrettanto insidiosa. Con le pedine al posto giusto può spaventare. Dall'urna estrarre la pallina di Klopp potrebbe non essere la scelta migliore.

 

Assenze importanti da ambo le parti. Falcidiato il reparto arretrato dei tedeschi. Senza le colonne Hummels e Subotic, privo dell'esperto Friedrich, il tecnico si arrangia con Sarr e l'ex “italiano” Papastathopoulos. In mediana non va meglio, perché Gundogan e Bender sono fuori causa e Sahin è recuperato dell'ultima ora. La meraviglia offensiva è invece in esposizione. Reus e Mkhitaryan pronti ad accendere Lewandoski. Anigo presenta un Marsiglia combattivo, puntando sul determinante fattore mentale. Creare fiducia e voglia in un organico allo sbando. Spazio a Khalifa al fianco di Gignac. Fuori per squalifica N'Koulou e Romao, per infortunio Valbuena e A.Ayew.

 

L'inizio è di marca Borussia. Ospiti già avanti al quarto minuto. Un pezzo di bravura di Lewandowski, che sfrutta superbamente l'assist confezionato da Durm. Fa secco Mendes e supera, con un raffinato tocco sotto, Mandanda. La partita sembra in discesa, col Dortmund che può coprirsi in attesa di colpire, al momento opportuno, in contropiede. Invece arriva la doccia fredda. Payet imperversa sulla trequarti e guadagna un piazzato interessante. Si incarica lui stesso della battuta e scodella un pallone a centro area. Khalifa anticipa Weidenfeller e colpisce verso la porta. Il pallone incoccia sulla traversa ed è ribadito in rete da Diawara. Strahonja convalida, ma la posizione è irregolare. Il pareggio restituisce fiducia al Marsiglia, ma poco dopo la mezzora arriva un altro episodio chiave. Payet, uno dei migliori, ammonito poco prima, cade in area, dopo un contatto con Sahin. I due si toccano, ma il francese allarga in modo innaturale la gamba e si prende, per simulazione, il secondo giallo. Gli ultimi dieci minuti non riservano ulteriori emozioni.

 

Negli spogliatoi Klopp scuote i suoi e il Borussia della ripresa è di ben altra fattura. Si gioca a una sola porta, perché agli ospiti serve la vittoria per la certezza della qualificazione. La prima vera occasione è al 57', quando Grosskreutz pennella il cross sul secondo palo e Blaszczykowski colpisce a botta sicura, ma trova Mandanda. Perfetto il tempismo dell'estremo difensore del Marsiglia. Il Borussia chiede la rete, ma la palla sembra non entrare completamente. Passa un minuto e altro brivido. Lewandowski inventa, col tacco, per Reus che calcia a botta sicura, ma trova il montante. Sono sempre loro due a creare i grattacapi peggiori. Il polacco si avventa sul retropassaggio sciagurato di Diawara, ma trova l'esterno della rete, mentre il tedesco divora un'occasionissima da due passi. Si dispera la banda giallonera, anche perché da Napoli non giungono buone notizie. Higuain porta avanti i partenopei e a 15' dal termine il Borussia Dortmund è in Europa League. La girandola di cambi sembra non aver effetto, fino al minuto 87. Grosskreutz, servito al limite, calcia, in precario equilibrio, e trova l'angolo, alla destra di Mandanda, che tocca, ma non blocca. Esplode la festa ospite, si dispera Anigo. Finisce il sogno del Napoli, il Marsiglia saluta, il Borussia, scampato il pericolo, torna a vedere la luce.