Per la Juventus è scoccata l'ora X. Dopo uno splendido cammino in campionato, che ha portato i bianconeri al sorpasso nei confronti di una Roma micidiale nel ruolino di marcia di inizio anno, per i ragazzi di Antonio Conte è arrivata la serata della verità. Un mercoledì ad alta tensione per capire se si vuole essere solo protagonista in un campionato dominato da due anni a questa parte oppure se si vuole veramente contare qualcosa anche in Europa. Una fetta di qualificazione passa anche dalla sfida di stasera allo Juventus Stadium contro il Copenaghen, squadra da non sottovalutare, e ormai l'abbiamo capito.

All'andata, dopo il vantaggio danese propiziato da un disimpegno della difesa bianconera non proprio impeccabile, la porta del Copenaghen fu colpita da più parti dal terminale offensivo bianconero, ma Wiland fu insuperabile e si dovette arrendere solo al bellissimo gol di Quagliarella nella ripresa a ristabilire un pareggio fin troppo stretto ai bianconeri. Oggi in campo contro i danesi si vedrà una Juve un po' diversa, più sicura dei propri mezzi, più lucida e spinta dagli oltre 40mila dello Stadium, che dovranno rendere la fortezza bianconera un inferno agli occhi dei giocatori ospiti.

La Juve dovrà giocarsi la sua partita, non ci sono mezze misure, bisogna vincere per incamerare tre punti fondamentali per la qualificazione. Ma gli occhi e le orecchie dei bianconeri saranno puntati anche a Madrid, dove il Galatasaray di Roberto Mancini si gioca anch'esso un pezzo di qualificazione. Le camisete blanche sono già agli ottavi, ma è difficile immaginare un disimpegno delle merengues in una serata di Champions. Il Real di Ancelotti deve difendere l'onore in casa e il primo posto del girone, e in caso di vittoria sul Galatasaray, alla Juve basterebbe un pareggio in Turchia nell'ultimo turno per staccare il biglietto per gli ottavi finali. Ammesso che però faccia bottino pieno stasera contro il Copenaghen. Discorso diverso è se il Galatasaray va a punti al Santiago Bernabeu: in quel caso alla squadra di Mancini basterebbe un pareggio in casa contro la Juve per eliminare Buffon e compagni.

Per togliersi il pensiero, la Juve deve vincere entrambe le partite. Per iniziarlo a fare già da stasera, Conte schiera un solido 3-5-2 con capitan Buffon fra i pali, e davanti a lui Bonucci e Chiellini, in rientro dopo la squalifica, insieme a Ogbonna in posizione centrale, al posto dell'indisponibile Barzagli. Centrocampo a cinque con Caceres al posto di Lichsteiner sulla fascia destra, con Asamoah proprietario della fascia sinistra. Pogba e Vidal affiancheranno il talismano Pirlo, mentre in attacco è sempre più confermata la coppia Tevez - Llorente che in campionato sta facendo sognare i tifosi bianconeri. Il Copenaghen del tecnico Solbakken risponde con un 4-3-3, a partire con l'incubo dell'andata Wiland in porta; in difesa Sigurdsson e l'ex di turno Mellberg comporanno la coppia centrale, mentre le fascie sono affidate ai terzini Jacobsen e Bengtsson. A centrocampo schierata in linea mediana Delaney, Gislason e Claudemir, mentre davanti largo a Braaten, Vetokele e Jorgensen, quest'ultimo protagonista della gara d'andata con il gol del momentaneo vantaggio danese. Arbitro della gara sarà Jonas Eriksson, di nazionalità svedese come tutti i guardalinee, gli assistenti di linea e il quarto uomo.

L'importanza della partita è testimoniata anche dalle parole di Antonio Conte ieri in conferenza stampa. “E' una partita fondamentale, senza un domani, perchè il domani ci sarà solo se vinceremo. Dobbiamo vincere e ottenere i tre punti a tutti i costi, non vedo altre possibilità. Campionato e Champions sono da scindere, il primato di Serie A non cambia assolutamente niente Quella contro il Copenaghen è una sfida fondamentale, abbiamo il vantaggio di sapere che dobbiamo vincere per forza, anche se parallelamente saper di essere obbligati a vincere può complicare la partita”. Sempre in conferenza stampa, il tecnico bianconero è tornato sulla coppia Llorente - Tevez. “Fernando ha avuto la voglia e la pazienza di lavorare con sacrificio, credendo al massimo nella cultura del lavoro. E' in forte crescita, ma ancora molti margini di miglioramento. Tevez invece ci ha veramente sorpreso, è una coppia che sta facendo veramente bene. Ma non bisogna dimenticare anche tutti gli altri, da Quagliarella a Giovinco e Vucinic. Gioca chi sta meglio e mi dà più garanzia”. Garanzia di vincere, a partire da stasera.

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