C'era un risultato che non doveva verificarsi ed è puntualmente arrivato. Porto e Austria Vienna pareggiano 1-1, firmando la propria condanna a non vedere gli ottavi di finale di Champions League. Se l'esclusione degli austriaci è matematica, i portoghesi hanno teoricamente ancora una flebile speranza: dovrebbero battere l'Atletico Madrid nell'ultima partita del girone e sperare che l'Austria Vienna non faccia vincere lo Zenit. Se la seconda ipotesi non è neanche troppo remota, dato che gli austriaci hanno dimostrato almeno stasera di potersela giocare, pare davvero difficile che il Porto sia in grado di vincere nella tana dei Colchoneros. Tuttavia, rimangono ancora 90' da giocare e in Champions tutto può succedere.
FATALE L'ERRORE DI DANILO - Il Porto, schierato da Fonseca con il 4-3-3, sembra interpretare subito il copione più scontato: forte pressione e Austria Vienna schiacciato dietro. Ma gli austriaci sono cinici nello sfruttare un errore di Danilo, terzino che sbaglia in fase di impostazione: distrazione fatale, con la palla che viene raccolta da Kineast che con rapidità e una precisione chirurgica manda il pallone all'angolino dove Helton non può arrivare. Scosso nel morale, il Porto reagisce riversandosi in avanti con ancora più furore agonistico di prima: sale sugli scudi il portiere dell'Austria Vienna Lindner che salva su Jackson Martínez. Bjelica ha preparato l'arma potenzialmente letale del contropiede, tanto che il bomber Hosiner è già in porta a pregustare il raddoppio quando alle sue spalle irrompe Lucho González che, da difensore vero, lo ferma in tackle. Lo stesso capitano dei dragoni libera Defour davanti a Lindner, ma il portierino austriaco è ancora una volta bravo a salvare. Il Porto inizia a lavorare sui fianchi la retroguardia ospite: Licá e Josué spingono con insistenza e scodellano traversoni che mettono a dura prova la concentrazione dei centrali Ortlechner e Rogulj, forti fisicamente ma non certo rapidi. Fatto sta che l'Austria Vienna riesce a chiudere il primo tempo inaspettatamente in vantaggio.
SUBITO MARTINEZ, POI NULLA - Fonseca indovina la mossa nell'intervallo, lasciando negli spogliatoi un interditore come Defour per inserire al suo posto l'ala Varela. E gli effetti non tardano a mostrarsi: sugli sviluppi di un corner Jackson Martínez realizza il suo secondo gol in questa Champions appoggiando in rete sulla sponda aerea di Mangala. L'Austria Vienna non riesce più a ripartire come ogni tanto faceva nella prima frazione e il Porto cinge d'assedio il club di Vienna. Lucho González dà man forte nella spinta offensiva e sul suo inserimento in area Lindner è bravo, e anche fortunato, a sventare la minaccia. Se si eccettua un tentativo coraggioso di Hosiner, l'Austria Vienna non si vede praticamente più dalle parti di Helton. Alex Sandro offre un'ottima palla a Jackson Martínez che non è altrettanto brillante da concretizzare. La palla del match capita nel secondo minuto di recupero ancora sui piedi dell'attaccante colombiano che non riesce a superare il tabù Lindner. E alla fine l'Austria Vienna, pur se eliminato, festeggia un pareggio che nessuno dalle parti del Tirolo credeva possibile. Per il Porto gli ottavi distano solo due punti che però sembrano una montagna. Almeno il posto in Europa League è sicuro.