Paul Pogba sta letteralmente bruciando le tappe: a 20 anni è diventato punto di riferimento in un top club mondiale come la Juventus e adesso vuole conquistare anche la nazionale francese, dopo aver vinto l'ultimo Campionato del Mondo U20. Ora vuole conquistare anche il Mondiale dei grandi, ma per potervi partecipare la sua Francia deve superare l'insidioso play-off contro l'Ucraina.
"Siamo in un buon momento", chiosa Pogba, "e prepariamo con calma questa doppia sfida: spero che vinceremo entrambe le gare per andare al Mondiale. Alla Juve sto segnando tanto ed è per questo che il ct mi ha convocato: devo dare il massimo. In bianconero gioco più offensivo, mentre in nazionale sono davanti alla difesa: non mi faccio problemi, entrambe le posizioni mi vanno bene". Dei convocati di Deschamps per il doppio impegno ucraino Pogba è il più giovane , classe '93 come Varane che è nato un mese dopo: "In vista di partite così importanti come quelle che dovremo affrontare sto recependo molti consigli dai compagni più esperti, ma mi piace discutere anche con i più giovani. Non ho l'ambizione di essere per forza titolare venerdì, sono pronto a dare il mio contributo anche partendo dalla panchina: se il mister non mi dovesse schierare in campo capirei che è per il bene della squadra, il nostro obiettivo è andare al Mondiale".
Parole di elogio nei confronti del suo club: "La Juve mi sta dando grande fiducia e molta visibilità, avendo potuto giocare alla mia giovanissima età partite di Champions League. Sul campo di gioco mi sento a mio agio: tutto ciò che desidero è continuare così, giocare bene e fare esperienza". Quando viene rievocata la clamorosa sconfitta di vent'anni fa contro la Bulgaria, che costò alla Francia la mancata qualificazione all'allora Mondiale americano, Pogba tira dritto: "Non mi ricordo nulla, anche perché all'epoca avevo pochi mesi. Il segreto è trasformare la pressione in una forza positiva che ci aiuti a vincere perché al prossimo Mondiale non dobbiamo e non vogliamo mancare".