Il Basilea di Murat Yakin impatta al “St. Jacob Park” contro lo Steaua Bucarest di Laurentiu Reghecampf e sciupa l’occasione di approfittare del ko dello Schalke 04 a Londra per arpionare il secondo posto nel girone E della prima fase di Champions League. Nella gara della quarta giornata finisce 1-1, ma sono i rumeni a recriminare per una prova perfetta quanto a tenuta difensiva e disciplina tattica fino all’ingenuità costata il pari di Sio in pieno recupero. Piovaccari aveva illuso i campioni d’Europa ’86 nel primo tempo, ma la qualificazione agli ottavi adesso è molto più lontana. Resta possibile invece l’accesso ai playoff per i svizzeri, che in ogni caso hanno un buon margine sugli stessi avversari di stasera per il terzo posto che porta ai sedicesimi di Europa League.
"St. Jacob Park" come di consueto abbellito per le grandi occasioni, ottima cornice di pubblico per una contesa di fatto da “dentro o fuori”: è anche per questo che non si assiste ad un avvio pirotecnico, ma piuttosto molto cauto e ragionato da entrambe le parti che badano più a non scoprirsi, non escludendo le soluzioni estemporanee. Al 12’ Delgado ha l’opportunità di colpire con una punizione ravvicinata, ma la traiettoria pensata dall’argentino sul primo palo va di poco a lato. Gli elvetici hanno un possesso sterile, lo Steaua non subisce oltremodo le timide offensive dei padroni di casa e alla prima vera occasione passa: al 17’ palla lunga in profondità di Szukala per Federico Piovaccari, il “Pifferaio magico” scatta sul filo del fuorigioco e non sbaglia a tu per tu con Sommer.
Primo gol in una fase finale di Champions League per la punta ex Cittadella, quest’anno in prestito dalla Sampdoria ai rumeni, con cui conta già 10 reti in stagione. La reazione del Basilea non si fa attendere, ma dura giusto il tempo di un’incursione di Salah, il migliore dei suoi, murato da Tatarusanu. La frazione procede con le difficoltà di manovra degli svizzeri di fronte ai rumeni ben disposti in fase di non possesso, e che anzi sfiorano il raddoppio prima dell’intervallo prima con Szukala e poi con Piovaccari, stoppati da un Sommer provvidenziale.
L’avvio della ripresa mostra lo stesso copione, Reghecampf cambia con cura le tessere nel proprio mosaico (Filip per Pintili) e lo Steaua regge senza patemi un Basilea balbettante. Stanciu per poco non sorprende Sommer su punizione dalla sinistra, ma gli svizzeri alzano improvvisamente il ritmo dall’ora di gioco in poi, complice anche l’ingresso del rapido Sio per Delgado e una trequarti votata all’esplosività. Tra i padroni di casa dentro anche Diaz e P.Degen per Frei e Salah, nello Steaua Chipciu e Kapetanos per Stanciu e Piovaccari. Un ultimo passaggio di Stocker respinto in angolo è il massimo che il Basilea riesce a produrre, anche per un centrocampo in affanno e incapace di fornire palloni giocabili agli avanti; lo Steaua dal canto suo “addormenta” la partita e si concede la licenza di colpire in contropiede in un paio di occasioni.
I rumeni sono ad un passo dal tornare sorprendentemente in corsa per gli ottavi e spezzare la serie di 20 partite senza vittorie nella fase finale di Champions, ma una distrazione collettiva compromette i frutti di una gara diligente: scoccato il primo dei tre minuti di recupero, i rumeni giocano con troppa poca cautela un pallone a centrocampo e si espongono alla ripartenza avversaria, la difesa perde i riferimenti sul cross tagliato in area dalla sinistra di Stocker, che l’accorrente Sio devia in spaccata col piatto alle spalle di Tatarusanu. E’ una boccata d’ossigeno per Murat Yakin e per il “St. Jacob Park”, è una beffa atroce per Reghecampf e i suoi uomini.
Gli elvetici acciuffano quindi un pareggio poco esaltante se accostato alla prestazione e confrontato con l’obiettivo preposto, anche se comunque meritato alla luce della mole di gioco espressa. Streller e compagni restano in corsa con un punto in meno dello Schalke secondo, avversario in Germania all’ultima giornata; prima, però, si cercherà un altro sgambetto a Mourinho e al suo Chelsea nel penultimo turno. Le conseguenze dell’esito di questa serata possono compromettere il cammino dello Steaua nell’Europa che conta, gli ottavi restano possibili solo per l’aritmetica; lontana ad oggi anche la “retrocessione” in Europa League, con il terzo posto a -3.