I soldi non fanno la felicità, è il classico luogo comune. Probabilmente non è del tutto infondato: la felicità autentica non dipende dai beni materiali, bensì da una serie di dinamiche che interessano la sfera personale degli individui. E' comunque fuori da ogni ragionevole dubbio che il denaro rappresenti un ottimo stimolo anche per i professionisti del pallone, che pure già percepiscono compensi da capogiro. O almeno, in Turchia la pensano così.
Lo stratagemma escogitato da Unal Aysal, ricco imprenditore e massimo dirigente del Galatasaray, per spingere i suoi giocatori all'impresa in Champions League verte proprio su questo: il magnate turco ha infatti promesso un premio di 250mila euro a testa per staff tecnico, allenatore e calciatori nel caso in cui il 'Gala' riuscisse a qualificarsi agli ottavi di finale della Champions League. L'obiettivo è arduo, ma non imposibile, visto che i turchi stasera hanno un impegno sulla carta agevole a Copenaghen, mentre la Juventus (che finora ha raccolto solo due punti nel girone contro i quattro dei Mancini-boys) ospita a Torino il Real Madrid con l'obbligo della vittoria. E' superfluo ricordare che l'incontro che probabilmente deciderà il cammino europeo delle due compagini è quello in programma il 10 dicembre prossimo ad Istanbul, al quale Mancini conta di arrivare con due risultati utili su tre, forte anche del 2-2 ottenuto allo 'Juventus Stadium' che potrebbe rivelarsi fondamentale in caso di arrivo a pari punti.
Il manager jesino è in queste ore impegnato nella risoluzione di problemi molto più complessi dell'aritmetica. Non sono saliti sull'aereo per la capitale danese nè Sneijder (alle prese con i soliti dolori alla coscia) nè Muslera, il portiere ex della Lazio che da due anni a questa parte è un punto fisso della retroguardia turca. Se il trequartista olandese sarà certamente rimpiazzato dal gioiellino 19enne portoghese Bruma, l'estremo difensore uruguayano dovrebbe essere sostituito dal terzo portiere, il 22enne Eray Escan (il secondo, Ufuk Ceylan, è infortunato e andrà in panchina solo per fare numero); tutto apparentemente normale, se non fosse che Escan non può far valere alcuna esperienza internazionale ad eccezione di tre presenze con la nazionale Under-18 ed è inoltre reduce da un infortunio al ginocchio che non gli ha permesso di allenarsi negli ultimi tempi. L'incognita spaventa i tifosi giallorossi, ma non il 'Mancio', che su Escan pare non avere riserve, affermando che ''ha grande talento, anche se gli manca un po' d'esperienza''.
Tra le priorità dell'agenda di Mancini non c'è soltanto la formazione per il match di stasera, perchè fra tabloid e smentite non si può mai stare tranquilli. Le dichiarazioni rilasciate proprio da Fernando Muslera a 'SkySports' dopo la vittoria di domenica in campionato (2-1 contro il Konyaspor con reti di Drogba e Yilmaz) hanno allarmato l'ex coach del Manchester City: ''Giocare in Premier è un mio sogno, chiunque vorrebbe giocare lì'', ha esordito il portiere della 'Celeste', proseguendo così: ''E' il mio club che deve decidere, per ora non ne abbiamo ancora parlato. Se a fine stagione arriverà un'offerta importante ne parlerò col presidente e vedrò cosa è meglio per me''.
Le allusioni di Muslera erano riferite ai 'Citizens', perchè sembra che, per uno strano scherzo del destino, lo sceicco Mansour, ex datore di lavoro del 'Mancio', non sarebbe soddisfatto del rendimento di Hart e starebbe preparando un'offensiva per portare a Manchester il portiere dei turchi. L'indiscrezione del quotidiano spagnolo Metro non tiene conto del parere di Mancini, che sicuramente farà di tutto per trattenere il suo portiere ad Istanbul pur di avvantaggiare il suo ex club dal quale, come è emerso in settimana, fu cacciato più per guerre di palazzo che per mancanza di risultati. D'altronde, chi non si comporta da gentleman non può pretendere che poi gli altri lo facciano. Of course.