Concludere bene il girone di qualificazione, sperando in qualche novità dagli altri campi: è questo l'imperativo della Francia che a Saint-Denis ospita la Finlandia nell'epilogo del gruppo I. Ormai quasi pressoché ininfluente l'esito della partita di Albacete tra Spagna e Georgia, con gli iberici destinati a staccare stasera il biglietto per Rio, lo stesso che i transalpini sperano di ottenere dai play-off a novembre. Spareggi in cui però la Francia non sarà testa di serie, essendo peggio posizionata nel ranking FIFA rispetto alle altre nazionali che parteciperanno. Le uniche squadre matematicamente qualificate agli spareggi sono al momento Croazia (10a nel ranking) e Svezia (22a): entrambe possono contare su una posizione migliore rispetto alla Francia (25a). Quasi probabile la presenza del Portogallo (11a posizione), mentre dal girone G arriverà una tra Bosnia (18a) e Grecia (12a). Il sorteggio si terrà lunedì prossimo a Zurigo.
La Francia arriva dal 6-0 inflitto in amichevole all'Australia venerdì scorso che è costato la panchina al ct Osieck. Lo sguardo di Deschamps è però rivolto già oltre la gara di stasera: "La partita con la Finlandia servirà per dare serenità all'ambiente, ma sarà a novembre che dovremo arrivare con un capitale importante di fiducia. Le teste di serie ai play-off non sono più forti di noi, semplicemente hanno un miglior ranking: ce ne sono due in cui giocano stelle di livello mondiale (Ibrahimovic nella Svezia e Ronaldo nel Portogallo, ndr), ma anche le altre avversarie potenziali hanno molte qualità. Occorre però rivedere la modalità di attribuzione delle teste di serie: non solo eravamo in un gruppo di 5 squadre, ma abbiamo anche disputato due partite in meno".
Nemmeno il ct finlandese Mixu Paatelainen ha molto da chiedere alla partita di Saint-Denis, se non una prova d'orgoglio che valga il primo punto contro la Francia: nei precedenti infatti i finlandesi hanno sempre perso contro i Bleus. I finnici, sconfitti nella partita d'andata un anno fa da un gol di Diaby, sono certi di chiudere il girone in terza posizione: "È molto importante il lavoro che abbiamo svolto in questi due anni e mezzo, dove sono stati convocati ben 27 calciatori diversi. Io e i commissari tecnici che mi hanno preceduto, oltre naturalmente a quelli che mi succederanno, dovremo lavorare di concerto per portare questa nazionale il più in alto possibile. Selezionare i calciatori non è un processo facile e implica anche il dover viaggiare all'estero e analizzare numerosi video".