In una serata dove quasi tutte le big d'Europa hanno vinto in scioltezza il loro primo impegno in questa edizione della Champions League, il Paris Saint-Germain non poteva essere da meno. La partita contro l'Olympiakos, risultato a referto 4-1 in favore dei francesi, va però raccontata nella sua interezza: il punteggio finale, apparentemente frutto di un incontro senza storia, è in realtà l'esito di un confronto dai due volti, un primo tempo dove gli ellenici hanno dominato e a cui il parziale di 1-1 stava fin troppo stretto, una ripresa in cui invece il PSG faceva emergere la propria superiorità tecnica per aggiudicarsi la posta in palio.
Laurent Blanc decide di premiare chi si è distinto nell'ultimo impegno in campionato contro il Bordeaux: Matuidi e Lucas vengono preferiti a Pastore e Lavezzi, mentre al centro della difesa fa il suo esordio con la casacca dei parigini Marquinhos che sostituisce l'infortunato Alex. Il tecnico spagnolo dei greci Michel può invece contare su Bong, mentre deve rinunciare all'altro terzino Salino: in attacco spazio al bomber Mitroglou, reduce da ben due triplette realizzate, che porta via il posto in campo a un certo Saviola. La bolgia del Karaiskakis fa il suo dovere, tanto che il PSG appare a tratti veramente traumatizzato: non potrebbe essere altrimenti, dopo che Weiss in apertura colpisce la traversa. Proprio l'ex Pescara è stato uno dei migliori in campo, autentico mattatore nella prima frazione: in riva all'Adriatico si staranno mangiando le mani pensando a come sarebbero potute andare le cose al Delfino, retrocesso in B, con un talento di tale livello. Il PSG prova a impostare la partita come aveva chiesto Blanc, con un lungo possesso palla che però non riesce a trovare sbocchi in attacco: ogni volta che il pallone sfugge malauguratamente al controllo dei parigini, i padroni di casa sono sempre pronti a rendersi pericolosi.
È ancora Weiss ad accentrarsi e provare il tiro che termina a lato di poco con Sirigu comunque in traiettoria. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Fuster prova la conclusione da fuori, ma il palo gli nega la gioia del gol. Come accaduto venerdì a Bordeaux, il PSG sblocca la partita all'unica occasione: Maxwell serve Ibrahimovic che manda in porta il brasiliano, tocco su Cavani che partiva da dietro e deve soltanto appoggiare in rete il gol del vantaggio. A segno all'esordio in Champions con il PSG il Matador, capocannoniere della squadra con tre reti. L'Olympiakos non si lascia però demoralizzare e trova il pareggio, sfruttando l'ottima serata di Weiss che parte da sinistra: tunnel a Marquinhos, evitato Thiago Silva e battere Sirigu da due passi è un gioco da ragazzi. Il PSG capisce che è meglio rientrare indenni negli spogliatoi per riordinare le idee in una partita che sta prendendo una strada inattesa.
Blanc propone da subito un cambio nella ripresa: Lavezzi al posto di Lucas, con conseguente passaggio al 4-3-3. Già nel primo quarto d'ora si riscontra un cambio negli equilibri dell'incontro, con il PSG che ha preso in mano il pallino del gioco: l'ingresso di Lavezzi consente di dilatare la difesa dell'Olympiakos, trovando maggiori spazi in attacco. A questo punto l'errore probabilmente lo commette Michel, rischiando la seconda punta Campbell e togliendo il centrocampista Dominguez. Lavezzi offre a Ibrahimovic un assist al bacio, ma lo svedese lascia che l'invitante pallone gli sfili davanti senza provare nemmeno a intercettarlo. Il nuovo vantaggio del PSG è questione di secondi: su calcio d'angolo del Pocho, Thiago Motta quasi si inginocchia per colpire di testa il pallone che mette fuori causa il portiere ellenico Roberto. Passa un minuto e su un'azione quasi perfettamente identica i francesi segnano il loro terzo gol: nuovo angolo di Lavezzi e ancora Thiago Motta, che questa volta colpisce in modo diverso il pallone, trova la doppietta personale.
Miguel inserisce Saviola quando ormai le sorti dell'incontro sono segnate, mentre Blanc mette Rabiot al posto di un discreto Verratti. Ibrahimovic ha l'occasione di segnare quando viene sgambettato in area da Samaris e il tedesco Brych fischia il calcio di rigore: l'esecuzione del numero 10 non è angolata, Roberto respinge e poi si oppone al successivo tentativo dell'attaccante svedese di ribadire in rete. L'inesperienza dell'Olympiakos si palesa in modo lapalissiano quando gli ellenici subiscono gol ancora una volta su calcio d'angolo: questa volta è Marquinhos a battere Roberto, festeggiando alla grande la sua prima partita ufficiale con la maglia del PSG. Nei minuti finali si rivede in campo Ménez, al rientro dal lungo infortunio.
Nell'altra partita del girone C il Benfica ha battuto 2-0 in casa l'Anderlecht: tra quindici giorni ci sarà lo scontro diretto a Parigi tra PSG e lusitani, mentre l'Olympiakos farà visita ai belgi. Intanto però Blanc e i suoi devono pensare a un'altra partita importante dietro l'angolo: domenica sera c'è infatti la sfida con il Monaco per la leadership della Ligue 1.