In questi giorni di candidature olimpiche deliranti (Roma – Milano 2024?) Josep Blatter si è accorto definitivamente che il Qatar è un posto troppo caldo per organizzarci un Mondiale di calcio in piena estate. Le temperature altissime (40 gradi di media) in quel periodo dell’anno condizionerebbero pesantemente le partite. Assegnare il Mondiale al Qatar è stato “un errore”, ha ammesso Blatter. Un errore che il presidente della FIFA sta pensando di correggere spostando il campionato da luglio a novembre.

Un Mondiale in inverno? Non si è mai visto. Il tempo per discutere e decidere non manca, ma giocare i Mondiali in piena stagione agonistica non avrebbe precedenti e una decisione cosí drastica deve trovare il parere positivo delle federazioni nazionali, almeno delle piú importanti.

Giocare il Mondiale in Qatar a luglio “non sarebbe responsabile” ha detto ancora il plenipotenziario della FIFA. Blatter ha dunque proposto di giocare a novembre e le prime reazioni non sono state positive. Theo Zwanziger, ex presidente della federazione tedesca e dirigente FIFA, è stato tra i primi a commentare questa situazione. “Se la decisione di assegnare i Mondiali al Qatar è stata un errore, andrebbe revocata. Uno spostamento da luglio a novembre danneggerebbe non solo la Bundesliga, ma tutto il calcio tedesco”. Anche in Premier League hanno storto il naso di fronte a una simile possibilitá.

Ma Blatter sa come gestire questo genere di situazioni e alle riserve dell’Europa calcistica risponde cosí: “L’Europa deve capire che non governa il mondo e che gli antichi imperi non possono piú imporre i propri desideri. Il calcio non è piú solo una questione europea e sudamericana, ormai è uno sport globale”.

La designazione di Qatar 2022 fu anche al centro di una polemica per una compravendita di voti in cui sarebbero stati coinvolti Michel Platini e l’allora presidente francese Sarkozy, secondo solo a Berlusconi per numero di inchieste tra i politici dell’antica Europa.

In gennaio la rivista France Football accusò le federazioni di Francia, Emirati Arabi e della confederazione africana di aver favorito la scelta del Qatar in cambio di favori. Anche Angel Maria Villar, presidente della federazione spagnola, e Sandro Rosell, presidente del Barça, sarebbero stati coinvolti. Secondo la rivista Sarkozy chiese a Platini di votare per Qatar e non per gli USA (che arrivarono secondi ): in ballo c’erano un sacco di soldi, quelli sborsati dai proprietari del PSG, ovvero la famiglia reale del Qatar, per i diritti televisivi della Ligue 1.

Insomma Qatar 2022 è lontano ma sembra giá un bel problema. E per disputare i Mondiali durante la stagione calcistica bisognerebbe ovviamente fermare i campionati per un periodo di almeno due mesi, tra la preparazione e lo svolgimento del torneo. Farlo a novembre significherebbe interrompere ovviamente anche la Champions e l’Europa League.

Fonte El Pais