Arriva settembre e per un attimo il vorticoso calcio di club si ferma. Terminato il mercato, accantonati, per poco, i vari campionati di tutta Europa, si torna a vestire le casacche del proprio paese. Un obbiettivo chiaro, una qualificazione da conquistare. Due impegni nell'arco di pochi giorni, che possono essere viatico per il Brasile, biglietto per la rassegna verdeoro. Tante squadre imbattute, una addirittura sempre vincente, l'Olanda giovane e bella, tanti con il pass a portata di mano. Ma non per tutti sono rose e fiori. Non mancano gli intrecci pericolosi. Big sulla corda dell'incertezza. Dalla Russia di Capello costretta a vincere per inseguire il Portogallo del fenomeno Ronaldo, all'Inghilterra di Hodgson invischiata nelle sabbie mobili del gruppo H. Lo splendido duello tra Belgio e Croazia, e la sfida a distanza tra Spagna e Francia. Programma ricco, divertimento assicurato. Ma vediamo la situazione che si presenta prima dello sprint decisivo.
GRUPPO A
Il Belgio comanda la classifica con 19 punti, inseguito a 3 lunghezze dalla Croazia, che paga la sconfitta casalinga con la Scozia (gol decisivo di Snodgrass). Gli uomini di Wilmots si recheranno proprio a Glasgow. Senza Kompany infortunato, con Nainggolan lasciato a casa, il giovane tecnico potrebbe affidarsi al diciassettenne Bakkali, talento in ascesa. Da tener d'occhio anche Fellaini, approdato, dopo la strenua corte di Moyes, a Manchester nelle ultime ore di mercato per una cifra da capogiro. Attesa e un briciolo di paura, per l'infuocato derby tra Croazia e Serbia. Stimac recupera Kovacic e consegna le chiavi della squadra a Modric.
GRUPPO C
Comanda la Germania, che dall'alto dei suoi 16 punti, osserva la lotta per la seconda piazza, contesa tra Svezia, Austria e Irlanda. I tedeschi ospiteranno all'Allianz Arena proprio gli austriaci, nel giorno della centesima in nazionale di Philippe Lahm. Esordio a Spalato nel lontano 2004 per l'esterno del Bayern. Mancheranno Schweinsteiger e Goetze, ma il differente tasso tecnico delle due squadre, sembra scongiurare possibili sorprese. Due confronti importanti per l'Irlanda di Trapattoni, che prima si troverà di fronte Ibrahimovic e poi si trasferirà a Vienna, dove la stessa Svezia è crollata, per confrontarsi con Alaba e Arnautovic. Triangolo decisivo per scegliere i valletti dell'imprendibile Germania.
GRUPPO D
Gli intoccabili oranje e poi il vuoto. Sei gare, sei vittorie. Un 4-0 rifilato alla Romania, terza del girone, come manifesto di superiorità. Estonia e Andorra attendono l'Olanda. Due passeggiate, due “amichevoli” in cui oliare meccanismi già perfetti, in vista di appuntamenti più probanti. E allora l'attenzione volge alle inseguitrici. Scontro frontale tra Ungheria e Romania, con la Turchia, impegnata tra le mura amiche con Andorra, pronta ad approfittarne.
GRUPPO E
Svizzera in testa con 14 punti, ma la sensazione è che non tutto sia deciso. A Ginevra arriva un'Islanda obbligata a vincere, dopo la clamorosa sconfitta in casa, a Reykjavik con la Slovenia, e nel turno successivo i rosso-crociati dovranno emigrare in Norvegia per una trasferta tutt'altro che agevole. Proprio gli uomini di Egil Olsen potrebbero approfittare del doppio impegno interno. Il primo abbordabile con Cipro. Sotto la lente di ingrandimento anche l'Albania, mina vagante del raggruppamento.
GRUPPO F
Suicidio russo? Dopo aver vinto lo scontro diretto col Portogallo, la strada per la nazionale di Capello pareva spianata. Invece dopo il clamoroso passo falso di Belfast, con la sconfitta per 1-0 sul campo dell'Irlanda del Nord, firmata Martin Paterson, il cammino si è fatto all'improvviso impervio. L'aritmetica è ancora dalla parte dei russi, che hanno disputato una gara in meno dei lusitani, ma nessun errore sarà più concesso. L'impegno col Lussemburgo è manna dal cielo per un undici che deve necessariamente ripartire, mentre il seguente incrocio con Israele è di ben altra fattura. Cristiano Ronaldo attene liete novelle, ma prima deve uscire trionfante proprio dal campo costato così caro a Dzagoev e compagni.
GRUPPO G
Bosnia-Grecia, due sole pretendenti ancora in corsa. Tre punti a dividerle. Quei tre punti conquistati a Zenica, nello scontro diretto, dalla Bosnia di Dzeko. Squadra di talento, illuminata dal genio di Pjanic e dalla corsa di Lulic. All'orizzonte un doppio impegno con la Slovacchia, mentre Lichtenstein e Lettonia proveranno a fermare la Grecia.
GRUPPO H
L'Inghilterra di Hodgson prova l'assalto al trono. Il Montenegro, dopo un scintillante inizio, è in chiara difficoltà. La sconfitta di Podgorica, contro l'Ucraina, ha chiaramente sconvolto i piani di Vucinic e soci. Un 4-0 figlio di una partita in cui i nervi sono ben presto saltati e con loro forse la qualificazione. Partita non facile per il Montenegro in Polonia, mentre l'Inghilterra ospiterà la Moldavia, prima della trasferta di Kiev. Nelle file dei maestri del calcio assenti Sturridge, il match-winner di Anfield, l'uomo di Liverpool-Manchester United, e Rooney. Probabile la presenza di Wellbeck davanti.
GRUPPO I
Il gol di Pedro ha gelato Deschamps e i galletti. La Francia è lì a 1 punto soltanto, ma con l'impressione di non poter colmare quel gap. La roja fa visita alla Finlandia, quella stessa Finlandia capace, ormai molti mesi or sono, di sorprendere le furie rosse, costringendole al pari. Assente Busquets, ma non dovrebbe essere un grosso problema. Transalpini chiamati invece al doppio incontro. Georgia e Bielorussia, sperando finalmente nello squillo di Benzema. Intanto fanno rumore le dichiarazioni di Del Bosque che si è schierato totalmente dalla parte di Casillas, relegato in panchina anche sotto la gestione Ancelotti. “Sostengo Casillas, è il capitano della Nazionale e ha giocato un ruolo chiave nella storia del calcio spagnolo. Sta attraversando un momento difficile, è una situazione imbarazzante soprattutto per lui.”