C'è Italia-San Marino. Importa a pochi. Si guarda fuori dal campo. Alle polemiche, al codice etico, alla bufera camorra. Daniel e Mario, due che non passano inosservati. Osvaldo e Balotelli. In primis il romanista. Battibecco con Andreazzoli, cinguettii al veleno, premiazione di Coppa saltata. Al grido di “si guardano i comportamenti dei giocatori”, punizione e non convocazione per il bomber in partenza. Poi il caso del rossonero. Un camorrista pentito ha accusato l'attaccante di aver in passato spacciato per scherzo, chiedendo a un pusher di potersi sostituire a lui nello smercio di droga. Dopo il giro a Scampia, per cui era già stato ascoltato dai Pm, altra grana per l'ex City. Pronta la forte smentita. “Io odio la droga; è colpa di chi è geloso. Di fronte a certe accuse non si può far finta di niente. É una cosa che non esiste.” A sua difesa anche Prandelli: “In tanti lo tirano in mezzo.” Tutto vero, probabilmente si risolverà in una bolla di sapone. Ma che in mezzo a contesti poco piacevoli, a discussioni che minano la credibilità di un gruppo e di una Nazionale, finiscano sempre gli stessi interpreti, non è certo un caso. Non può esserlo.

 

Questa sera la prima, in preparazione della attesa Confederations Cup, con molti assenti e molta attenzione a centellinare le energie. Si gioca al Dall'Ara, davanti al pubblico amico, e non a caso l'attacco sarà di marca felsinea. Gilardino e Diamanti, qui forse per l'ultima volta. Alino è ambito dalla Signora bianconera, il Gila addirittura sondato dall'Inter, in attesa del rientro di Milito. Con loro Bonaventura. Balotelli, superati i problemi alla schiena siederà in panchina. Assenti El Shaarawy, Montolivo, Marchisio, Barzagli. Quattro pilastri che sosteranno l'Italia, quando conterà per davvero. Buona chance per Aquilani, splendido in quel di Firenze e in cerca di conferme verso il mondiale verdeoro.

 

Polemiche e problemi. Non solo per Prandelli. Nella bufera anche Mangia e la sua Under. L'Europeo alle porte a scontrarsi coi playoff di Serie B in dirittura d'arrivo. Due pilastri azzurri, Regini e Saponara, colonne anche dell'Italia che proverà a opporsi alla super potenza Spagna. Inizialmente accordo per una sola gara, quella d'andata. Poi l'Empoli, in piena corsa dopo il pari casalingo, ha chiesto di avere i giocatori anche per il ritorno. La Figc si è opposta ed è scontro totale, con Abodi, presidente della Lega di B che prova a mediare. I recenti casi del passato, da Candreva ad El Shaarawy, darebbero ragione all'Under, ma il buon senso prevederebbe soluzione diversa. Gara di ritorno e poi via in azzurro. In tempo per l'esordio di mercoledì. Il buon senso appunto. Difficile in Italia scegliere secondo questo criterio. A breve si saprà, ma la rottura appare insanabile, anche perché da Livorno, il focoso Spinelli è già pronto alla protesta feroce, qualora venissero accettate le richieste del presidente Corsi.