Dopo il Barcellona, anche l'altra grande di Spagna ovvero il Real di Mourinho esce con le ossa rotte dalla trasferta in Germania: semplicemente stellare la prova del BVB, sospinto dagli oltre ottantamila indemoniati tifosi del Westfalen Stadion. Finisce 4-1, una lezione di gioco durissima quella inflitta a Mourinho da Jurgen Klopp: un Mourinho che si può aggrappare alla rete di Ronaldo a fine primo tempo, che regala il momentaneo pareggio ai blancos prima che dilaghi la marea giallonera: di Lewandowski tutte e quattro le reti dei tedeschi. Per ribaltare il risultato, ai Blancos serviranno ora 3 gol senza subirne alcuno. Il ritorno fra sei giorni al Bernabeu.

A tavoletta - Klopp era stato chiaro prima della partita: l'annuncio del passaggio di Gotze al Bayern Monaco a partire dalla prossima stagione non turberanno il suo Borussia. Detto e fatto! Come del resto non paiono aver turbato le voci di un altro passaggio eccellente alla corte di Pep Guardiola, quello di Robert Lewandowski, il quale dal canto suo tranquillizza i suoi attuali tifosi bombardando per novanta minuti il povero Diego Lopez (sostituto ormai fisso di un Casillas  inspiegabilmente relegato al ruolo di riserva e di bandiera ammainata) e costringendolo a raccogliere per ben quattro volte il pallone in fondo al sacco. Ma andiamo con ordine: il copione della partita è ben chiaro fin da subito, con la banda Klopp che punta tutto su un gioco a velocità siderale per non far ragionare e giocare il Real Madrid. Reus è una scheggia impazzita, che ogni volta che parte semina il panico fra le linee nemiche, dribblando i difensori in maglia bianca come nemmeno il miglior Tomba faceva sulle piste da slalom: al sesto minuto è una sua discesa a costringere Diego Lopez a una difficoltosa parata.

E' il prologo al gol dei tedeschi, che arriva al minuto successivo: cross delizioso di Gotze dalla sinistra, spaccata volante di Lewandowski, che fa cucù a Pepe e la mette alle spalle di Diego Lopez. 1-0 e Westfalen che esplode in un boato. Lo stadio diventa improvvisamente un'arena infernale dove i giocatori del Real sembrano gattini intimoriti, soffocati anche dal pressing ai limiti dello stalking imposto dai tedeschi, i quali poi provano ad accendere il razzo Reus, come succede al 25esimo con ancora il biondino che semina mezza difesa blanca. E Ronaldo? Poco o nulla per l'asso portoghese, se non un calcio di punizione dei suoi da fuori area, respinto con i pugni da Weidenfeller.

Partita bellissima, anche se verso metà primo tempo i ritmi calano: logica scelta da parte dei tedeschi, che difficilmente avrebbero potuto mantenere l'accelleratore a tavoletta per tutta la durata del match. Si arriva così al 42esimo minuto dove avviene l'episodio chiave del match: Reus, ancora lui, penetra in area ed entra in contatto con Varane, invocando a gran voce il rigore. Per l'arbitro è tutto ok e il gioco prosegue, fra le vane proteste dei giocatori in maglia giallonera. Capovolgimento di fronte ed ecco che Hummels combina un pasticciaccio brutto, appoggiando in maniera scriteriata all'indietro, per la gioia di Higuain che si invola verso al porta giallonera e serve a CR7 una palla facile facile che il portoghese deve solo appoggiare in rete. E' un gol pesante come un macigno per i blancos e che potrebbe ribaltare completamente le sorti del match, ma per fortuna dei tedeschi l'intervallo arriva subito.

Desaparecidos - Ma chi pensava che il gol avesse abbattuto il morale dei tedeschi (che avevano stradominato il primo tempo e si erano trovati a pagare cara la loro unica distrazione), ha preso la sua più grande cantonata: i ragazzi terribile di Klopp tornano infatti nell'arena assetati di sangue, menre i blancos paiono essersi dimenticati di scendere in campo e così a partire dal minuto 50 comincia la loro discesa agli inferi: Reus prova il tiro che, sporcato, finisce sul piedone caldo di Lewandowski che si gira su sè stesso e beffa Lopez con un tocco malandrino. Da segnalare nell'occasione la bravura dell'assitente di Kuipers, bravissimo a vedere la posizione regolare del polacco, che cinque minuti dopo concede il tris con una meccanica simile al gol precedente: ancora una palla intercettata in area, secondo cucù al povero Pepe e botta secca alle spalle di Diego Lopez.

L'uno/due terribile patito in pochi minuti è un colpo tremendo per il morale di Ronaldo e soci, che rischiano più volte il tracollo: al 62' è Gundogan con un missile mancino a impegnare Lopez in angolo, mentre cinque minuti più tardi Reus si guadagna la sua lode in pagella seminando per l'ennesima volta il panico in area madridista: Xabi Alonso lo stende con una spinta (non così netta in verità) e la serata da incubo di Mourinho è completa, perchè Lewandowski fa poker calciando in maniera magistrale il rigore scaturito dal fallo precedente, con una legnata dritto per dritto che fa impazzire definitivamente di gioia i tifosi tedeschi.

Mourinho prova a buttarla in caciara: dentro Benzema e Di Maria al posto di Modric e Higuain, mentre in seguito farà il suo ingresso in campo anche Kakà al posto di Xabi Alonso, tutti in campo per l'assedio finale, alla ricerca di quel 4-2 che renderebbe perlomeno meno arduo il compito del ritorno. Ma contro questa difesa c'è poco da fare: a parte l'erroraccio del primo tempo infatti, la fase difensiva tedesca è pressochè perfetta e rischa soltatno in un paio di frangenti: al minuto 89 provvidenziale uscita di Weidenfeller a chiudere lo specchio a Ronaldo, al 92' è Varane ad avere la palla del 4-2 ma la sua conclusione sugli sviluppi dell'angolo si spegne di poco a lato. Finisce così 4-1: per Klopp una notte da ricordare a lungo, per Mourinho una brutta botta che complica notevolmente i suoi piani verso la conquista della Decima, il pensiero stupendo che ossessione le menti dei tifosi del Madrid dall'ultimo trionfo griffato Zidane nel 2002. Fra sei giorni il redde rationem al Bernabeu: stiamo certi che ci sarà da divertirsi.