Sornione come sempre, Meo Sacchetti festeggia con disarmante tranquillità la sua terza Coppa Italia, la prima per la Vanoli Cremona. Le lacrime di gioia di Cremona si mischiano a quelle di delusione di Brindisi, fiera avversaria di una finale in cui le sono mancate energie fisiche e mentali per conquistare il successo.

Cremona parte forte, con Travis Diener che con un paio di triple vuole dimostrare ancora una volta che classe e carisma non hanno età, Brindisi risponde col solito Brown di queste Final Eight, un lungo undersize che finché ha un briciolo di energia fa ammattire Mathiang e Ricci. Cremona però ha più frecce nella sua faretra. Crawford e Saunders, a turno, infilano le triple che permettono a Cremona di guadagnare unnleggero vantaggio (+8 all'intervallo). I vantaggi, però, in questa edizione, non hanno importanza e Brindisi lo sa.

Tuttavia, mai come in questa serata, la squadra di Vitucci risente dell'assenza di un playmaker, Moraschini si fa apprezzare solo per un paio di lampi, Banks è costantemente raddoppiato, Chappell è fuori ritmo Così, oltre qualche fiammata di Walker, Brindisi si aggrappa all'energia di Gaffney, che infila un paio di inaspettate triple, ma Cremona non demorde: prima Ricci, poi Ruzzier, realizzano i canestri che indirizzano la partita. Banks, generosissimo, ci rimette una caviglia, le riserve di energie di Brown si esaurisce, Cremona capisce di aver vinto e, con merito, alza la Coppa. Crawford viene premiato come mvp, ma vuole dividere il premio con Travis Diener.

IL TABELLINO

Vanoli Cremona – Happy Casa Brindisi 83-74 (23-18; 45-37; 62-51)

Cremona: Saunders 18, Aldridge 11, Ruzzier 12, Diener 8, Stojanovic 2, Mathiang 8, Ricci 6, Crawford  18, Ariazzi NE, Gazzotti NE.

Brindisi: walker 11, Brown 21, Moraschini 7, Chappell 3, Gaffney 19, Banks 13, Calamo NE, Cazzolato NE, Taddeo NE.

[Autore del pezzo: Antonello Varallo]