La Red October Cantù non vuole più essere un'incompiuta ed a partire dalla stagione 2018/19 vuole definitivamente risalire la china, riportandosi ai vertici del basket italiano. Non solo perchè quest'anno la società canturina sarà impegnata anche in competizioni europee, ovvero la Basketball Champions League, che inizierà con la doppia sfida contro lo Szolnoki Olaj, formazione ungherese plurititolata. Se i canturini dovessero riuscire a passare il turno, se la vedrebbero poi con la vincente della sfida tra AEK Larnaca ed Antwerp Giants. Passando anche quest'altra fase di qualificazione la Red October si troverebbe davanti un ultimo ostacolo prima dei gironi, ovvero il Lietkabelis, squadra lituana già qualificata di diritto. A quel punto se la squadra di Pasutin dovesse riuscire ad eliminare anche i lituani si qualificherebbe per la fase a gironi dove ad aspettarla ci sono Brose Bamberg, CEZ Nymburk, AEK Atene, JDA Dijon ed Hapoel Gerusalemme.
Un cammino lungo e tortuoso e al quale la dirigenza canturina ha deciso di porre rimedio rinforzando la squadra, nel corso del mercato sono arrivati: Ike Joseph Udanoh (A/C), Shaheed Davis (AG), Frank Gaines (G), Omar Calhoun (G/A), Gerry Blakes (G) e Tony Mitchell (AP). A questi si aggiungono i giocatori già componenti del roster, quali Biram Baparapè (G), Salvatore Parrillo (G), Maurizio Tassone (PG), Luca Pappalardo (C), Francesco Quaglia (C) e Jonathan Tavernari (AG). Prima del campo però c'è l'occasione per i nuovi acquisti di presentarsi a stampa e tifosi, il primo è Gerry Blakes: "Sono elettrizzato all’idea di giocare in Italia. I tifosi di Cantù vengono descritti da tutti come dei tifosi molto calorosi, sarà fantastico poter contare su di loro quando affronteremo i nostri avversari. L'esperienza nel campionato svedese è stata sorprendente. È stato un ottimo posto in cui disputare la mia seconda stagione nei professionisti. Sotto il profilo del gioco credo di essere migliorato, lì ho sviluppato meglio le mie qualità e ho imparato a giocare anche in ruoli differenti. Tutto questo è servito per vincere il titolo: sono riuscito a contribuire in maniera significativa, dando una grande mano alla squadra. È stata un’esperienza sicuramente costruttiva, ho amato tutto in Svezia, tranne la neve".
A prender parola è stato poi l'amministratore delegato della società canturina che ha detto la sua riguardo ai sorteggi della LBA in merito al calendario del prossimo campionato di Serie A: "Sicuramente un inizio di campionato non semplice. Nelle prime giornate affrontiamo delle avversarie motivate e con dei roster molto competitivi. Avellino fuori casa rappresenta subito un ostacolo difficile da superare, così come Trento alla seconda giornata, una formazione che negli ultimi anni ha dimostrato con merito di poter stare ai vertici del panorama cestistico italiano. Poi, il derby a Cremona e la seconda casalinga con Reggio Emilia: insomma, dovremo farci trovare pronti fin da subito. Non dimentichiamoci però che il primo obbiettivo stagionale è il Qualification Round di Basketball Champions League, da affrontare assolutamente con il giusto approccio". In merito è intervenuto anche l'assistant coach Brienza:"Il calendario prevede nell’immediato due trasferte molto impegnative contro due squadre come Avellino e Cremona che la scorsa stagione hanno disputato i playoff. In mezzo una gara ostica contro Trento che è arrivata due volte in finale scudetto negli ultimi due anni. Mentre se si guarda al lungo periodo - ha spiegato il giovane coach canturino - il calendario ci mette davanti a cinque trasferte nelle prime otto giornate, un dettaglio da non trascurare in ottica Final Eight anche perché poi ci aspetta un dicembre di fuoco (Milano, Brescia, Venezia, Varese e Pistoia le avversarie del mese). Inoltre, bisogna aggiungere un eventuale discorso di coppa che potrebbe incidere molto, ma prima pensiamo a giocare questi preliminari. Per fortuna credo che queste sfide europee possano esserci di aiuto per arrivare già all’inizio del campionato con un rodaggio migliore".
Quelle precedenti sono state anche le ultime dichiarazioni da amministratore delegato di Mauri, sostituito dalla società da Roman Popov. Nel contempo rassegna le dimissioni anche la presidentessa Irina Gerasimenko, sostituita da Dmitrij Gerasimenko. Il neopresidente canturino si è subito messo in mostra decidendo di mantenere saldo il gruppo di giocatori che hanno disputato la scorsa stagione e tra questi c'è Tavernari, che si è così espresso sulla nuova stagione alle porte: "Sono contento di questa grandissima opportunità. Conosco bene la storia del club, dai tempi di Pace Mannion e Thurl Bailey, miei grandi amici. Ricordo che quando ho giocato contro Cantù da avversario – prosegue l’italo brasiliano - ho sempre ammirato gli Eagles e tutti i tifosi, molto presenti nel sostenere la squadra durante le partite casalinghe. Non vedo davvero l’ora di iniziare la stagione – ha raccontato l’ala - e di preparare al meglio sia campionato che Champions League insieme al nuovo staff ed ai miei nuovi compagni di squadra. Da parte mia, triple e grinta non mancheranno mai. Forza Cantù!".
Dopo il cestista brasiliano ha preso parola il new coach Pasutin, che ha fatto un po' il punto della situazione in casa canturina: "Ringrazio il proprietario Dmitry Gerasimenko per avermi invitato ad allenare un club così prestigioso come la Pallacanestro Cantù, un team con una grande storia internazionale e con una bacheca ricca di trofei. Sono onorato di poter lavorare in una società che è ammirata da sempre in tutta Europa per il suo illustre passato. Cantù è un posto dove si mastica basket di alto livello, per questo darò il massimo per riportare il club al top. Non sarà facile e non voglio fare promesse ma una cosa mi sento di poterla promettere: darò tutto me stesso fin da subito, metterò il cuore in campo, a partire dal Qualification Round di Basketball Champions League, così come in campionato. Il roster non viene considerato all’altezza dalla stampa? Credo che il talento non manchi, abbiamo assemblato una squadra atletica, veloce, con tanti punti nelle mani e con individualità forti, proprio per questo non sarà semplice ma i giocatori li ho visti in palestra e posso dirvi che hanno tutti grandi motivazioni. Sono quasi tutti alla prima esperienza in Italia, come me del resto, quindi gli stimoli sono tanti. La squadra è fatta di giocatori universali: Frank Gaines può fare sia il play che la guardia, Gerry Blakes idem. Omar Calhoun sia il “due” che il “tre”. Shaheed Davis e Ike Udanoh fisicamente sono dei “quattro” ma in campo come “cinque” sanno farsi valere, ricordo che quest’ultimo lo scorso anno prendeva quasi 10 rimbalzi di media a partita in VTB League, un campionato con big di EuroLega. Sinceramente preferisco giocatori che possono ricoprire più ruoli, perché durante una stagione può succedere di tutto. Devo avere più soluzioni, anche in caso di infortuni devo avere diverse alternative. Assenza di stelle? Vengo da una scuola di pensiero molto particolare – ha raccontato Pashutin – in passato ho avuto come insegnanti coach Ettore Messina e Lele Molin, tra i migliori allenatori italiani. Messina puntava tutto sulla disciplina, sulla difesa e sul sacrificarsi per il compagno. Al CSKA Mosca non avevamo una sola stella, tutti dovevano farsi trovare pronti per aiutare la squadra. Questa è anche la mia filosofia: ad una star da 20 punti a partita, preferisco tanti giocatori coinvolti che piuttosto segnano meno punti ma che possono risolvere le partite. Con una star si danno dei punti di riferimento agli avversari, senza no, riuscendo così a sorprenderli. Ci danno nella parte bassa della classifica nei power ranking? Non mi importa, anzi, meglio. Preferisco sorprendere e dimostrare tutto sul campo. Lo scorso anno sono arrivato a Saratov a dicembre, in una situazione difficile, la squadra andava molto male e perdeva le partite di tanti punti. Quando ho preso in mano il gruppo c’erano individualità molto forti, ognuno pensava soltanto a se stesso ed a segnare più punti del compagno, dando troppa importanza alle proprie statistiche. Ho cercato di cambiare mentalità e, nonostante avessimo il budget più basso della VTB, abbiamo chiuso la regular season al quinto posto, davanti al Khimki che disputava l’EuroLega. I risultati si ottengono ragionando di squadra, è quello che vorrei portare a Cantù. Voglio una squadra di combattenti – ha concluso Pashutin -, tutti devono sacrificarsi per il compagno".
Dall'allenatore canturino il microfono ripassa ai giocatori ed in particolare a Tony Mitchell, che si è così presentato alla piazza lombarda: "Sono contento di poter giocare di nuovo in Italia – ha affermato l’MVP della Serie A del 2015 -, non vedo l'ora di essere con la mia nuova squadra e ringrazio Cantù per aver creduto in me. Ricordo tuttora il calore dei tifosi biancoblù in un Cantù-Trento, rimasi impressionato". Dalle parole al campo con la prima amichevole stagionale che vede i canturini sfidare il SAM Basket Massagno, formazione svizzera. Una sfida senza storia, vinta dagli uomini di Pasutin col punteggio di 111-87. Un risultato frutto soprattutto delle scelte adoperate ad inizio match dal coach russo, che per l'occasione si è affidato a Tassone, Calhoun, Tavernari, Davis ed Udanoh. Il capitano canturino è il top scorer del match con 30 punti, accompagnati dai 20 di Mitchell, i 16 di Calhoun, i 2 di Parrillo, i 23 di Davis ed i 20 di Tavernari.
Sulla prestazione dei suoi si è soffermato coach Pasutin, che si è detto soddisfatto di quanto visto: "Penso che la squadra sia sulla strada giusta, ad ogni modo dobbiamo ancora lavorare tanto. È stata una partita difficile, con tanti contatti fisici al limite. Ci sono stati contatti molto duri, specialmente nel primo quarto. Ma ci è stato utile anche questo, per imparare a capire che dobbiamo giocare in maniera più dura, dobbiamo capire che questo è importante. Così come dobbiamo iniziare a controllare i rimbalzi in difesa, essere più veloci nel prendere e passarci la palla. Dobbiamo migliorarci anche in alcuni momenti dove, in difesa, arriviamo in ritardo sull’avversario. Offensivamente invece – prosegue il tecnico russo – molto bene, abbiamo eseguito perfettamente alcune cose che nella prima partita con Lugano non ci erano riuscite. Abbiamo bisogno di tutto questo per essere un bel team, in grado di vincere tante partite. I ragazzi hanno iniziato a parlarsi tanto in campo e questo è fondamentale, non giocano da soli, in maniera egoista, ma tra di loro. Adesso guardiamo avanti – conclude coach Pashutin – e continuiamo a conoscerci ed a studiare di più".
Le parole dell'allenatore russo servono a scuotere ancor di più il roster canturino, che mostra tutte le proprie potenzialità nel secondo test-match stagionale contro la Vanoli Cremona. Per l'occasione Pasutin decide di partire con Blakes, Calhoun, Mitchell, Tavernari e Davis. Ne esce una partita equilibrata, che la Red October Cantù riesce a portare a casa col punteggio di 96-89. Un risultato frutto dei 32 punti di Mitchell, i 6 di Calhoun, i 15 di Blakes, i 9 di Parrillo, i 23 di Davis, i 3 di Tassone, i 2 di Quaglia ed i 6 di Tavernari. Una vittoria netta, macchiata dalla successiva sconfitta per 83-81 contro l'Umana Reyer Venezia. Una partita inaugurata da coach Pasutin con uno starting five simile a quello che ha battuto la Vanoli Cremona, a scendere sul parquet sono: Blakes, Calhoun, Mitchell, Tavernari e Quaglia. Il centro italiano, alla sua prima apparizione, non metterà a segno neanche un punto, mentre Mitchell ne segna 13, Calhoun 14, Blakes 16, Davis 23, Tassone 5, Tavernari 10.
Il riscatto arriva immediatamente, nell'ultimo test-match prestagionale la Red October Cantù batte il Fribourg Olympic 88-86. Una partita nella quale spiccano i 19 punti di Mitchell, i 19 di Gaines, i 15 di Calhoun, i 6 di Blakes, i 13 di Udanoh, i 2 di Parrillo, gli 8 di Davis ed i 6 di Tavernari. Prestazioni che andranno confermate e migliorate in vista del primo turno preliminare di Basketball Champions League, che vedrà la Red October Cantù affrontare lo Szolnoki Olaj, avversario sul quale si è soffermato il coach canturino, Pasutin: "Affrontiamo una squadra forte, con un roster temibile perché profondo e perché composto da giocatori di qualità. Su tutti spicca David Vojvoda, point guard titolare anche in Nazionale ungherese, con cui è stato protagonista qualche giorno fa contro l’Italia nelle Qualificazioni ai Mondiali. È sicuramente uno “scorer”, in grado di giocare sia da playmaker che da guardia. È il leader della squadra nonché il giocatore più pericoloso. Dovremo essere bravi nel contenerlo fin da subito perché in coast to coast sa essere davvero micidiale. Faremo di tutto per fermarlo. Nello spot di guardia lo Szolnoki può contare su Jaylin Airington, un tiratore puro con un range di tiro pericoloso da medio-grandi distanze. Può andare in uno contro uno ma, molto spesso, preferisce un jumper da due o da tre punti. L’ala pura è Szilard Benke, altro membro della Nazionale magiara, in campo in Ungheria-Italia. È un giocatore in grado di condurre la manovra offensiva e, allo stesso tempo, di smarcarsi molto bene sul perimetro. Il “quattro” titolare è Alex Murphy, giocatore fisico ma che può anche correre in transizione. Murphy predilige il pick and pop, allargandosi poi sul perimetro per un tiro da fuori pericoloso. Il centro di riferimento è Luksa Andric, atleta di grande esperienza per tanti anni nel giro della Nazionale croata. È un combattente, molto duro in attacco quando attacca spalle a canestro per prendere posizione. Dovremo essere bravi noi a limitarlo a partire dal pick and roll, lasciandolo fuori dall’azione. In panchina – ha proseguito il tecnico russo - c’è Andrew Rowsey, playmaker che sa essere pericolosissimo in transizione ma anche con tiri da oltre 7-8 metri dal canestro; la guardia Peter Kovacz - compagno di Nazionale di Vojvoda e Benke - Strahinja Milosevic ed il lungo Adam Toth, quest’ultimo primo cambio di Andric e molto simile al croato per le stesse caratteristiche tecniche e per lo stesso stile di gioco. Dovremo fare molta attenzione a fronteggiarlo, con il suo fisico sa essere davvero un osso duro, sia sotto canestro che nel pick and roll. Quanto a Milosevic, per noi non sarà facile fermarlo, è un’ala con un fisico possente che sa sfruttare bene il suo corpo in mismatch. Dovremo restare concentrati per tutti i 40’, restando solidi e uniti in difesa. Dovremo difendere forte – ha concluso Pashutin -, lottando su ogni pallone vagante e su ogni rimbalzo. È la prima gara ufficiale dell’anno, l’obiettivo è solo uno: vincere, conterà soltanto questo. Forza Cantù!".
Esordio che avverrà dinanzi ai 6700 tifosi del "PalaBancoDesio", a differenza del primo turno di campionato che vedrà i canturini andare in trasferta con Avellino (neutro di Pistoia), con l'intento di migliorare il 7° posto della passata stagione ed in particolare riscattare l'eliminazione alla prima fase dei playoff per mano dell'Olimpia Milano. Un riscatto che Cantù tenterà di concretizzare attraverso questi elementi:
0 Frank Gaines 191 1990 Play/Guardia Parma Basket Perm (Russia-VTB): FIBA Europe Cup: 4 partite: 21.5ppg, 4.0rpg, 1.5apg, 1.3spg: VTB United League: 22 partite: 14.5ppg, 2.8rpg, 1.5apg, 2FGP: 53.0%, 3FGP: 31.5%, FT: 76.5%; Henan Shedianlaojiu (China-NBL: 28 partite: 33.8ppg, 7.0rpg, 2.5apg, FGP: 59.8%, 3PT: 34.9%, FT: 75.3%
1 Tony Mitchell 198 1989 Ala Sioux Falls Skyforce (NBA G League): 44 partite: 18.6ppg, 5.8rpg, 3.9apg, 1.7spg, FGP: 53.1%, 3PT: 31.5%, FT: 73.0; Santeros de Aguada (Puerto Rico-BSN): 6 partite: 10.2ppg, 4.2rpg, 1.3apg, 1.0bpg, 2FGP: 44.8%, 3FGP: 34.4%, FT: 66.7%; Chongqing Sanhai Lanling (China-NBL): 11 partite: 28.6ppg, 7.2rpg, 2.2apg, 1.5spg, 1.0bpg, FGP: 53.1%, 3PT: 31.1%, FT: 83.1%
3 Omar Calhoun 198 1993 Guadia/Ala Espoo United (Finland-Korisliiga): 39 partite: 19.6ppg, 5.2rpg, 2.4apg, FGP: 48.3%, 3PT: 35.4%, FT: 80.8%
4 Gerry Blakes 193 1993 Guardia/Ala Norrkoping Dolphins (Sweden-Basketligan): 40 partite: 16.1ppg, 7.5rpg, 3.0apg, 1.1spg, FGP: 56.9%, 3PT: 33.6%, FT: 84.8%
5 Ike Udanoh 202 1989 Centro BK Astana (Kazakhstan-National League): 7 partite: 10.3ppg, 5.4rpg, 3.6apg, 1.7spg, 2FGP: 53.1%, FT: 76.9%; VTB United League: 24 partite: 11.0ppg, 8.5rpg, 2.2apg, 1.3spg, FGP: 45.1%, FT: 64.7%
7 Byram Baparapc 190 1997 Guardia Use Basket Computer Gross Empoli (Serie B): 21 partite: 4.6ppg, 2.9rpg
8 Salvatore Parrillo 192 1992 Guardia Confermato. Serie A: 32 partite: 3.3ppg,1.2rpg
9 Shaheed Davis 206 1994 Ala KK Feni Industries (FYR Macedonia-Prva Liga): 4 partite: 27.8ppg, 12.3rpg, 1.8apg, 1.0spg: Nov.'17 SK Cherkasy Monkeys (Ukraine-Superleague): 30 partite: 12.4ppg, 5.8rpg, FGP: 56.8%, 3PT: 26.5%, FT: 62.3%
10 Maurizio Tassone 194 1990 Guardia Confermato. Serie As: 13 partite: 0.2ppg 23 Francesco Quaglia 207 1988 Centro Bertram Tortona (Serie A2): 33 partite: 4.5ppg, 2.9rpg Davon Jefferson 204 1986 Ala/Centro Bahcesehir Koleji Istanbul (Turkey-TBL): 5 partite: 12.4ppg, 8.4rpg, 1.6apg, 2FGP: 63.9%, FT: 76.2%, Gen.'18 Yesilgiresun Belediye (Turkey-BSL): 14 partite: 17.1ppg,m8.1rpg, 2.4apg, 1.1spg, FGP: 62.6%, FT: 71.8%; Capitanes de Arecibo (Puerto Rico-BSN: 38 partite: 18.1ppg, 9.3rpg, 2.6apg, 1.1spg, 1.0bpg, FGP: 58.8%, 3PT: 33.3%, FT: 74.3%
45 Jonathan Tavernari 197 1987 Ala Banco di Sardegna Sassari (Italy-Serie A): 19 partite: 4.0ppg, 1.1rpg; BCL: 6 partite: 6.0ppg, 1.5rpg, 1.2spg, FGP: 75.0%, 3PT: 43.5%
Allenatore: Evgeny Pashutin (1969), Avtodor Saratov (VTB)