Avellino domina la Virtus, arrivando a toccare i 30 punti di vantaggio in una gara a senso unico, e vola solitaria in vetta alla classifica.
La squadra costruita da Sacripanti e Alberani, finalmente al completo (e in attesa di Lawal), disputa una prestazione perfetta sotto ogni punti di vista, mostrando solidità, talento e intelligenza tattica. La regia di Fitipaldo, il dominio incontrastabile di Fesenko, l'atletismo di Wells, le stoppate di Ndiaye, la classe di Rich, il killer instinct di Filloy, la regia occulpa di Leunen (13 di valutazione con 0 punti)... di questo passo, Avellino può veramente sognare. Di contro, la Virtus - che pur veniva da un buon momento - viene travolta sotto ogni aspetto, si perde spesso nelle iniziative personali (leggasi forzature) di Gentile, e dimostra di essere lontanissima dal poter competere a questi livelli.
Prima della gara, Avellino ricorda Frederic Forte con un minuto di raccoglimento.
Primo quarto La Sidigas prde i primi due palloni, Gentile realizza i primi 2 canestri della Virtus sfruttando la sua stazza contro Rich, cosa che fa alla grande anche Fesenko contro Slaughter (9-4). L'ucraino calamita raddoppi, favorendo il tiro da fuori di Filloy, Aradori e Gentile rispondono con classe (12-10). Rich prende il primo tiro dopo quasi 5 minuti, infilando una tripla allo scadere dei 24 secondi. L'attacco della Virtus ha uno stop, con Gentile che comincia a forzare (5 errori di fila), Avellino ne approfitta e con una tripla di Fitipaldo si porta sul +12 (22-10). Ndiaye fa conoscere le sue stoppate anche a Slaughter, e la Virtus conclude il primo quarto con 5/15 dal campo, contro l'8/17 (con 4/9 da 3) della Scandone.
Secondo quarto La Virtus scivola a -14 prima di ritrovare punti, dopo 7 minuti di dieta forzata, con due liberi di Aradori, ma la Scandone ha in campo un Fitipaldo finalmente convincente, che con punti e assist, insieme a Wells, fa segnare il nuovo massimo vantaggio interno (30-12). Servono 9 minuti alla Virtus per ritrovare la via del canestro dal campo con un paio di triple di Umeh (32-18). Avellino ha troppe più opzioni offensive rispetto a Bologna, che riesce a rendersi pericolosa soltanto da oltre l'arco, e mantiene un comodo vantaggio a doppia cifra (39-21). Gentile torna a segnare (5/12 dal campo), Fesenko invece non smette di fare ciò che vuole sotto canestro ed è il primo ad arrivare in doppia cifra (44-23). Anche Gentile arriva in doppia cifra, ma i suoi 10 punti non incidono sul parziale del primo tempo, che si chiude sul 44-25.
Terzo quarto La Virtus prova ad alzare l'intensità difensiva e piazza un parziale di 5-0. Avellino impiega 3 minuti a trovare i primi punti, con Rich, poi rimette le cose in chiaro servendo Fesenko, che schiaccia senza difficoltà, e con una tripla di Filloy (51-32). Mentre Gentile continua a litigare col canestro, Rich trova canestri spettacolari, facendo volare Avellino che dopo un canestro di Fitipaldo tocca il massimo vantaggio (57-35). Lawson abbassa il distacco con un paio di buone iniziative, e la Virtus riesce a chiudere il terzo periodo sotto di "soli" 16 punti (57-41).
Ultimo periodo Dopo le stoppate, Ndiaye si esibische anche nell'altro pezzo forte del repertorio, le schiacciate. Avellino ha un giocatore che nelle schiacciate è ancor più spettacolare, Wells, che con la sua affondata riporta a 20 i punti di distanza, e sempre con una schiacciata, questa volta di Scrubb, i lupi tornano a +21 (67-46). In tutte queste giocate, c'è il fosforo di Fitipaldo, perfetto in regia, che mette in punto esclamativo con la tripla del 70-46. Nel lungo garbage time Avellino tocca il +28 (79-51) con l'ennesima schiacciata di Wells. La Virtus esce dal campo, Avellino arriva a +30, chiudendo in scioltezza sull'87-59.